Venerdì 25 presentazione dei risultati e dimostrazione dei prototipi

E' nato "Slec", dispositivo informatico per il soccorso del 118 a pazienti sordi

Nell’ambito del progetto “Servizi avanzati per il soccorso sanitario al disabile” coordinato dall’Hci Lab dell’Ateneo di Udine

Si chiama “Slec” - Sign language emergency communicator – l’applicazione informatica mobile, installabile su cellulari evoluti, capace di supportare in caso di emergenza la comunicazione tra pazienti sordi che utilizzano la lingua dei segni e i soccorritori del 118. Messo a punto dal Laboratorio di Interazione uomo-macchina dell’università di Udine (Hci Lab, http://hcilab.uniud.it), “Slec” è uno dei frutti del secondo anno di lavoro nell’ambito del progetto triennale “Servizi avanzati per il soccorso sanitario al disabile basati su tecnologie Ict innovative”, coordinato dall’Hci Lab e cofinanziato dalla Regione Friuli Venezia Giulia, cui partecipano la Centrale operativa del 118 di Udine-Elisoccorso regionale, l’Istituto di Medicina fisica e riabilitazione “Gervasutta” di Udine e la Consulta regionale Associazioni dei disabili del Friuli Venezia Giulia.

Il progetto ha iniziato a esplorare anche la nuova tecnologia della Brain-Computer Inteface (Bci). «L’obiettivo futuro – anticipa il direttore dell’Hci Lab, Luca Chittaro – è quello di realizzare un’interfaccia utente per disabili motori gravi, quali pazienti affetti da Sla e altre forme di disabilità che pregiudicano la possibilità di usare computer o controllare le applicazioni attraverso le usuali tecnologie assistite. L’interfaccia permetterebbe all’utente di attivare dispositivi elettronici, come l’allarme di richiesta di soccorso, semplicemente immaginando le azioni motorie necessarie per farlo, attraverso il rilevamento dei segnali elettrici prodotti dal cervello umano».

La giornata di presentazione del progetto, dei risultati finora ottenuti e di dimostrazione dei prototipi si terrà venerdì 25 giugno dalle 14.30 presso il dipartimento di Matematica e informatica (Dimi) dell’ateneo di Udine, in via delle Scienze 204, a Udine. Interverranno Elio Carchietti, direttore dell’Elisoccorso regionale, Luca Chittaro, direttore dell’Hci Lab, Luca De Marco, Alberto Cabas Vidani, Fabio Buttussi, Matteo Lostuzzo e Alessandro Marassi del Dimi, i rappresentanti delle Associazioni disabili. Modereranno Agostino Zampa, direttore dell’Unità spinale del “Gervasutta”, e Mauro Morassut, della Giunta esecutiva della Consulta regionale Associazioni disabili.

“Slec” è in grado di ovviare ai problemi di comunicazione che possono sorgere con i soccorritori, che generalmente non conoscono la lingua dei segni. «L’applicazione mobile – spiega Chittaro – permette di eliminare i tempi lunghi e le incomprensioni che possono nascere in una comunicazione improvvisata, basata su voce e gesti, scegliendo rapidamente, tra un insieme di frasi utili nel contesto delle emergenze mediche, le frasi da trasmettere e traducendole ai pazienti sordi nella lingua dei segni in forma di video». “Slec” è stato già valutato in scenari realistici coinvolgendo infermieri del 118 e persone sorde, in collaborazione con la sezione provinciale dell’Ente nazionale sordi (Ens) di Udine, presieduta da Marco Coppo.

In due anni, i sistemi già messi a punto dall’Hci Lab sono: “Presydium”, sistema web based che migliora il soccorso al disabile attivando una procedura d’intervento personalizzata basata sulle caratteristiche individuali del paziente, “Emsave”, ambiente virtuale per l’addestramento alle procedure di emergenza su pazienti disabili, e “Slec”.

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