Giovedì 20 a Milano presentazione dei risultati della ricerca

Regalistica nelle imprese italiane, l'Università di Udine ne fotografa il ruolo

Contattate oltre 2 mila imprese su tutto il territorio nazionale

Come vengono utilizzati i regali d’affari dalle aziende italiane? Lo svelano i primi risultati di una ricerca su questo tema, commissionata al Laboratorio di ricerca economica e manageriale (Larem) dell’Università di Udine a Gorizia dall’Associazione italiana produttori e distributori di articoli pubblicitari e promozionali (Assoprom) e dalla rivista “Promotion Magazine”. «Il settore – dice Silvia Iacuzzi, curatrice della ricerca per l’ateneo di Udine - ha subito una flessione durante la crisi, ma il livello degli investimenti è tornato a essere stabile».

La ricerca sarà presentata nell’ambito di Promotion Trade Exhibition - Fiera internazionale dell'oggetto aziendale per la promozione, la pubblicità e il regalo d'affari, giovedì 20 gennaio a Milano, alle 11.30 presso il padiglione 3 di Fiera Milano City.

«La prima parte dell’analisi, su oltre 2 mila realtà di tutta Italia – anticipa Iacuzzi – ha fornito importanti indicazioni sull’andamento della domanda. Non solo le grandi imprese, ma anche aziende di piccolissime dimensioni continuano a giudicare positivamente le potenzialità della regalistica come canale di comunicazione».

«Grazie alla partnership con Assoprom e con “Promotion Magazine” – afferma Luca Brusati, direttore del Larem – questa ricerca offre l’opportunità di colmare un importante gap conoscitivo: possiamo finalmente disporre di un quadro oggettivo sulle modalità di utilizzo di uno strumento di comunicazione largamente diffuso, anche nelle aziende più piccole, ma spesso trascurato dalla letteratura in tema di marketing e comunicazione aziendale».

«La ricerca dell’Università di Udine – aggiunge Marco Busini, presidente di Assoprom – offre molti spunti di riflessione, primo fra tutti l’importanza che il cliente attribuisce al fornitore: i suoi suggerimenti sono il principale criterio di scelta per più del 70% dei rispondenti. Questo è un indice dell’importanza attribuita, nel nostro settore, a un rapporto interpersonale basato su affidabilità e fiducia. È dunque compito nostro – conclude Busini – guidare il cliente alla decisione migliore, tenendo sempre al centro i suoi obiettivi di comunicazione».

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