Dopo l’assemblea generale, ecco le prossime tappe
Ateneo, riscrittura dello Statuto: a breve la nomina della Commissione
Già convocate le sedute straordinarie dei due massimi organi
di governo per la designazione, il 14 febbraio, dei membri
Proseguono a ritmo serrato all’università di Udine le consultazioni che porteranno alla composizione della commissione dei 15 membri che, entro la fine di luglio, dovranno proporre le modifiche di Statuto dell’ateneo friulano. Dopo l’assemblea generale di mercoledì 2 febbraio, convocata dal rettore Cristiana Compagno a seguito del varo il 29 gennaio della legge 240 di riforma dell’università, «ai fini di promuovere informazione e condivisione del percorso di riforma», Compagno ha convocato, mercoledì stesso dopo l’assemblea, due sedute straordinarie di Senato accademico e Consiglio di amministrazione.
Mercoledì 9 febbraio i due massimi organi di governo dell’ateneo si riuniranno in seduta congiunta «con l’obiettivo – spiega Compagno – di mettere a punto il processo di rilevazione delle candidature e di valutazione delle stesse», mentre nelle sedute straordinarie separate di Senato e CdA, convocate per lunedì 14 febbraio, saranno designati i 12 membri della commissione – 6 designati da SA e 6 da CdA - , cui si aggiungono di diritto il rettore-presidente e 2 rappresentanti degli studenti, come da articolo 2 della legge 240.
Entro sei mesi dall’entrata in vigore della riforma universitaria, infatti, «gli atenei – ricorda Compagno – devono riscrivere i propri Statuti, nel rispetto della legge e della propria autonomia statutaria». È possibile una proroga di ulteriori tre mesi, periodo oltre il quale le modifiche statutarie verrebbero affidate a una commissione di tre membri di nomina ministeriale.
Già nell’assemblea generale di ateneo del 2 febbraio, il rettore ha indicato chiaramente le vie attraverso cui si andrà a definire la commissione. «Saranno le vie istituzionali – ribadisce Compagno -, ossia quelle che hanno retto e reggeranno il nostro Ateneo. Come rettore, garantisco che alla base delle proposte delle rose di candidati che verranno sottoposte a Senato e Cda vi siano ampie consultazioni di tutte le componenti della comunità universitaria, fatta di professori, ricercatori, studenti e tecnici amministrativi. La composizione della commissione sarà così rappresentativa di tutte le diverse parti».
Inoltre, «all’università di Udine, raro caso nel panorama nazionale – evidenzia Compagno -, l’articolo 15 dell’attuale Statuto prevede che le modifiche dello stesso vengano deliberate da un Senato con composizione allargata a 25 rappresentanti eletti dalle cinque diverse componenti della comunità universitaria. Massimo esempio, questo, di ampia democrazia deliberativa sugli atti più importanti di un ateneo».