L’opera di Gilberto Martinelli dichiarata ‘Film riconosciuto di interesse culturale nazionale’

Nel segno del tricolore, italiani e ungheresi nel Risorgimento: film documentario all'Ateneo di Udine

Proiezione mercoledì 19 ottobre, alle 17, nella sala Gusmani di palazzo Antonini

La lotta per la libertà e l’indipendenza dell’Italia e dell’Ungheria che nell’Ottocento unì in un fraterno e drammatico scambio di esperienze tanti giovani italiani e magiari è il fil rouge del film documentario “Nel segno del Tricolore. Italiani e ungheresi nel Risorgimento” che sarà proiettato all’Università di Udine mercoledì 19 ottobre, alle 17, nella sala Gusmani di palazzo Antonini (via Petracco 8) a Udine.

A presentare l’opera del regista Gilberto Martinelli, dichiarata “Film riconosciuto di interesse culturale nazionale” dal ministero per i Beni e le attività culturali, saranno i docenti dell’ateneo, Roberto Ruspanti, consulente storico-letterario del film, e Gianluca Volpi. Al termine si terrà il dibattito con il regista Gilberto Martinelli, presente all’evento. L’appuntamento è organizzato dalla cattedra di Lingua e letteratura ungherese e dal dipartimento di Studi umanistici dell’Ateneo nell’ambito dei festeggiamenti per il 150° anniversario dell’unità d’Italia.

Il film racconta di due giovani studenti universitari, Martina, italiana, e Zoltán, ungherese, che partono con il programma “Erasmus”, l’una in Ungheria e il secondo in Italia, «per svolgere – spiega Ruspanti – una ricerca storica sulle tracce di quei giovani italiani e ungheresi che durante il Risorgimento lottarono in un vero e proprio scambio fraterno, alcuni perdendo anche la vita, rispettivamente per la libertà dell’Ungheria e per quella dell’Italia».

La ricerca portaMartina e Zoltánsui luoghi dove tali eventi si svolsero, in un susseguirsi di eventi incrociati e paralleli illustrati dai migliori esperti italiani e ungheresi del tema. L’opera si chiude con il commento di uno dei due giovani sulle vicende che videro nell’Ottocento italiani e ungheresi lottare insieme per la libertà e l’indipendenza dei due Paesi, «nel segno – dice Ruspanti – del Tricolore, il bianco rosso e verde delle due bandiere nazionali, in uno spirito di collaborazione e di amicizia che ha lasciato tracce profonde nella coscienza dei due popoli».

La proiezione sarà preceduta, alle 16, da un incontro con le matricole e gli studenti di ungherese e con gli interessati ai corsi di lingua, letteratura e storia ungherese, nonché storia dell’Europa orientale.

Gilberto Martinelli è uno dei più noti e preparati tecnici del suono del cinema italiano. In questa veste ha ottenuto ben tre nomination: nel 2007 David di Donatello e Nastro d’Argento per il film “La sconosciuta” di Giuseppe Tornatore, nel 2003 Nastro d’Argento per il film “L’anima gemella” di Sergio Rubini. Dal 2007 si cimenta con la regia progettando e realizzando tre film documentari sui rapporti storico-culturali tra Italia e Ungheria che fanno parte di un progetto di sei film. Tre i film documentari finora realizzati, in cui ha saputo unire la ricerca storica e l’informazione a un linguaggio filmico di spiccata impronta narrativa. Si tratta di “Guido Romanelli, missione a Budapest” (2009), “Sándor Márai e Napoli. Il sapore amaro della libertà” (2010) e “Nel segno del Tricolore. Italiani e Ungheresi nel Risorgimento” (2011).

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