Oltre 50 scienziati dal 26 al 28 novembre si incontreranno a palazzo Antonini

Cacciatori di antimateria da tutto il mondo all’Università di Udine

Congresso annuale degli utilizzatori del satellite italo-russo Pamela

Oltre 50 scienziati da tutto il mondo si riuniranno all’Università di Udine dal 26 al 28 novembre per il congresso annuale degli utenti di “Pamela”, satellite italo-russo leader nella ricerca di antimateria cosmica. L’incontro, organizzato dall’Ateneo friulano, dall’Agenzia Spaziale Italiana di Roma e dall’Istituto Nazionale di Fisica Nucleare di Trieste, approfondirà i risultati di sei anni di vita dell’esperimento spaziale Pamela, che rappresenta il passo più importante dell’ampio programma di ricerca della collaborazione internazionale Wizard-Rim (Missione italo-russa), dedicato alla scoperta di antimateria e segnali di materia oscura nello spazio.
 
Nell’ambito del congresso martedì 27 novembre alle 17.30 in sala Ajace a Udine si terrà la conferenza a ingresso libero “Nello spazio alla ricerca dell’antimateria cosmica” con Piergiorgio Picozza delle Università di Roma Tor Vergata e Tokyo, leader della collaborazione internazionale che gestisce l’esperimento sul satellite “Pamela”. La conferenza verrà introdotta da Per Carlson di Stoccolma, membro e già presidente della Reale Accademia di Svezia che assegna ogni anno i premi Nobel.
 
«È ormai accettato – spiega l’astrofisico Alessandro De Angelis dell’Università di Udine - che il cosmo, e con esso lo spazio ed il tempo, sono nati con un Big Bang da una condizione in cui un’enorme quantità di energia era concentrata in un punto singolare. Se vogliamo carpire alla natura le sue leggi, o forse la sua legge, dobbiamo comprendere ciò che è accaduto nei primissimi istanti di vita dell’universo dopo il Big Bang. Il satellite Pamela ha scoperto che la densità di antimateria nello spazio cosmico sembra essere maggiore di quanto previsto. Esistono nuove particelle che producono antimateria, o addirittura mondi di antimateria?».
 
«In sei anni di vita – afferma Mirko Boezio, co-organizzatore locale del congresso - l’esperimento spaziale Pamela ha indagato tre grandi misteri non ancora svelati del cosmo: l’assenza di un mondo di antimateria; la natura di un genere  di  materia diversa da quella che conosciamo, oscura, ma che deve esistere  per mantenere le stelle all’interno delle galassie; la natura di una misteriosa energia che pervade l’universo intero. È nello spazio che vanno ricercate le tracce di quanto avvenuto nei primissimi istanti di vita del cosmo e con esse le risposte a questi tre grandi misteri».

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