Mercoledì 29 maggio nuovo appuntamento con “Quo vadis Architectura?”

"L'Agnul dal Friûl": alla scoperta del restauro dell'arcangelo dorato del Castello di Udine

Incontro con il team che nel 2011 ha rimesso a nuovo
la settecentesca statua segnavento, uno dei simbolo dei Friuli

Un’occasione per scoprire i principali aspetti storici e tecnici del restauro del settecentesco angelo del castello di Udine, uno dei simboli del Friuli, tornato oggi al suo splendore originario. La offrirà l’incontro “L’Agnul dal Friûl - Il restauro della statua dell’arcangelo Gabriele della chiesa di Santa Maria di Castello in Udine”, in programma mercoledì 29 maggio alle 15, nell’aula A del polo scientifico di via delle Scienze 206 a Udine. Organizzato da Domenico Visintini, docente dei corsi di studio in Architettura dell’ateneo di Udine, e da Maria Beatrice Bertone, conservatore del Museo del Duomo di Udine, l’appuntamento rientra nel ciclo “Quo vadis Architectura?”, tra gli eventi realizzati per AU10 - decennale del corso di laurea in Scienze dell’architettura dell’ateneo di Udine.

Sarà raccontato il restauro del 2011, sostenuto dal Gruppo Danieli di Buttrio, della statua anemoscopica (segnavento) dorata dell’arcangelo Gabriele che domina la città di Udine dal campanile della chiesa del castello. La statua in rame sbalzato, alta 5,04 metri e realizzata nel 1777, nel 2010 si presentava in pessime condizioni di conservazione e aveva perso la sua funzione di segnavento, essendosi deteriorato l’ingegnoso sistema di rotazione.

L'introduzione sarà affidata a Mauro Bertagnin, presidente del corso di laurea in Architettura, a Luciano Nobile, arciprete della Parrocchia di S. Maria Annunziata nella Chiesa Metropolitana alla quale appartiene la chiesa, e a Luca Caburlotto, soprintendente per i beni storici, artistici ed etnoantropologici del Friuli Venezia Giulia. Maria Beatrice Bertone, consulente storico artistico dei lavori, e Alessandra Biasi, docente del Laboratorio integrato di restauro e costruzione all'Università di Udine, tracceranno un excursus storico rispettivamente sulla statua e sul campanile.

Cristina Gioachin e Rosalba Piccini, funzionari restauratori delle due Soprintendenze (rispettivamente ai beni architettonici – paesaggistici e ai beni storici - artistici - etnoantropologici), tracceranno un quadro dei metodi conoscitivi seguiti per il progetto di restauro. Domenico Visintini illustrerà la modellazione 3D della statua realizzata utilizzando la strumentazione laser scanning e fotogrammetrica del Cirmont di Amaro. Infine i restauratori Domenico Ruma della Laar di Udine e Fabio Comelli della Metalcomelli di Torlano di Nimis descriveranno le complesse operazioni di restauro da loro eseguite assieme ai famigliari Francesca Malatesta e Ivano Comelli.

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