Nel decennale di Architettura all’Università di Udine

Il modo "più giusto" di progettare: conferenza al polo scientifico dell'Ateneo

Ne parla Valeria Pezza (Università Federico II Napoli) mercoledì 5 giugno

Qual è il modo “più giusto” di progettare? Come ridare all’architetto il ruolo di catalizzatore di proposte di trasformazione dell’ambiente che portino a un miglioramento e a una più armonica organizzazione degli spazi disegnati per l’uomo? Su questi e altri interrogativi si focalizzerà la conferenza che Valeria Pezza, docente di Composizione architettonica all’Università Federico II di Napoli, terrà all’Università di Udine mercoledì 5 giugno alle 15, nell’aula A del polo scientifico, in via delle Scienze 206 a Udine. L’incontro, intitolato “Città e metropolitana: due progetti di architettura per la costa del Vesuvio”, sarà introdotto da Sebastiano Cacciaguerra, docente di Tecnica e pianificazione urbanistica dell’Ateneo friulano. L’appuntamento è organizzato nell’ambito delle iniziative per il decennale del corso di laurea in Scienze dell’architettura dell’Ateneo friulano.

Negli ultimi decenni si è registrata una forte crisi ideologica delle discipline su cui si fondano sia l’architettura che l’urbanistica. «In queste condizioni – spiega Cacciaguerra – emerge una nuova concezione della cultura del progetto nella consapevolezza che l’opera architettonica, così come il contesto che la accoglie, sono l’esito unico ed unitario del progetto, poi necessariamente estrinsecato in tutte le sue parti». Così, una ritrovata sensibilità interdisciplinare conduce a una maggiore attenzione possibile ai progetti impostati e condotti nelle condizioni problematiche e fenomenologiche più trasversali. «É infatti in quest’ottica – sottolinea Cacciaguerra – che si valutano meglio e si apprezzano i progetti di urbanisti che contemplano tanto le tecniche dei sistemi infrastrutturali che quelle di conservazione dell’ambiente e del paesaggio; di tecnologi ed impiantisti che verificano gli esiti energetici al pari di quelli estetici e compositivi; di strutturisti che traggono dalla interpretazione dei fenomeni e delle forze, ispirazione per organizzare spazi e forme gradevoli per il fruitore».

Architetto, professore ordinario di Composizione architettonica all’Università Federico II di Napoli, Valeria Pezza svolge attività di ricerca e progettazione in ambito nazionale ed europeo sui temi della teoria, dell’analisi e del progetto dell’architettura e della città. Ha partecipato a numerosi concorsi di progettazione vincendo, recentemente, il primo premio per il concorso internazionale di progettazione per la riqualificazione del litorale di Portici e del Porto del Granatello. I suoi lavori sono pubblicati in Spagna, Germania e, in Italia, per Electa, Electa Napoli, il Mulino, Meltemi, Alinea, Clean; ha pubblicato inoltre su Lotus, Casabella, Controspazio, Jano arquitectura humanidades e, in collaborazione, su “The architectural review” e “Daidalos Berlin Architectural Journal”. Ha partecipato a concorsi e mostre d’architettura tra cui le Triennali di Milano (1973, 1981, 1995) e la Biennale di Venezia (1985). Ha inoltre ideato e curato numerose mostre d’architettura in Italia e in Germania.