Nel ventesimo anniversario della scomparsa del regista e sceneggiatore austriaco

Axel Corti: regia e sceneggiatura in tv, cinema e teatro

Lunedì 16 dicembre, dalle 16.30, a palazzo Antonini a Udine, evento
sul regista che indagò la psicologia dei personaggi che favorirono
l’ascesa del nazismo

“Il passatore. Considerazioni a margine di Axel Corti” è il titolo dell’evento che all’Università di Udine lunedì 16 dicembre, dalle 16.30, nella sala “Gusmani” di palazzo Antonini (via Petracco 8) a Udine, ricorderà la figura e l’opera del regista austriaco a 20 anni dalla sua scomparsa. L’incontro è organizzato dal dipartimento di Lingue e Letterature straniere e dall’Associazione Biblioteca austriaca in collaborazione con il Forum austriaco di cultura.

Regista e sceneggiatore per televisione, cinema e teatro, Axel Corti (Parigi, 1933 – Oberndorf/Salisburgo, 1993) ha vinto diversi premi tra cui il ‘Prix Italia’ del 1985 con il film “Una scrittura azzurro pallida” (Eine blassblaue Frauenschrift) tratto dall'omonima novella di Franz Werfel, una coproduzione tra Orf e Rai. La sua ultima opera tratta dall'omonimo romanzo "Radetzkymarsch" di Joseph Roth è rimasta incompleta per la sua morte prematura. L’interesse di Corti si concentrava soprattutto sulla mentalità dei personaggi che, per opportunismo, favorirono l’ascesa dei regimi totalitari, in particolare del nazionalsocialismo.

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