Udine fra i 16 Atenei italiani ad ottenere il riconoscimento valido cinque anni

Certificazione europea per la strategia delle risorse umane dell’Ateneo

Promosse a pieni voti le azioni per rendere le condizioni di lavoro dei ricercatori e dei dipendenti più attrattive e inclusive

La Commissione europea ha confermato all’Università di Udine la certificazione di qualità europea che premia le buone politiche di reclutamento e gestione dei ricercatori, la “Human resources (Hr) Excellence in research”. L’Ateneo friulano è fra le 16 università italiane ad averla ottenuta grazie ai risultati raggiunti nell’attuazione della Carta europea dei ricercatori e del Codice di condotta per il reclutamento dei ricercatori. La certificazione, valida cinque anni, attesta la solidità della strategia delle risorse umane adottata e aumenta la credibilità e la reputazione a livello nazionale e internazionale dell’Ateneo.

L’Università di Udine aveva ottenuto il riconoscimento per la prima volta nel 2016. Per mantenere gli standard previsti, tutte le politiche e le azioni intraprese dall’Ateneo hanno fatto propri i principi e i valori previsti dalla Carta e dal Codice. In particolare, è stata adottata una politica volta al reclutamento aperto, trasparente e meritocratico dei ricercatori. È stata rivista l’organizzazione dei corsi di dottorato, migliorando le condizioni di lavoro dei ricercatori e del personale tecnico amministrativo adibito, anche nell’ottica di garantire il rispetto delle pari opportunità e del bilancio di genere. Inoltre, l’Ateneo ha puntato sullo sviluppo professionale continuo dei ricercatori e ha potenziato i legami con il territorio e con il contesto internazionale.

La certificazione è stata rinnovata dopo la valutazione pienamente positiva espressa da un gruppo di esperti inviati da Bruxelles. L’esame, fatto di una visita e di una serie di audizioni, ha interessato il sistema di governo dell’Ateneo e i rappresentanti dei ricercatori. Alcune azioni poste in essere sono state qualificate come “buone prassi”, meritevoli di essere mutuate anche da altri atenei e istituti di ricerca. Fra esse, il documento di adozione del reclutamento aperto, trasparente e meritocratico dei ricercatori; la pagina web dedicata alla Carta europea e al Codice di condotta; la nomina di un referente per l’implementazione dei principi della Carta e del Codice; le Panchine rosse contro la violenza di genere collocate in ogni sede dell’Ateneo.

«Il rinnovo della certificazione di qualità europea – spiega il rettore Roberto Pinton – rappresenta un grande risultato per l’Università di Udine ed è il frutto di un lavoro di squadra che, soprattutto negli ultimi anni, ha permesso di sviluppare una forte sinergia fra il personale docente e il personale tecnico amministrativo. La recente adozione del Piano strategico di ateneo – sottolinea il rettore – ha offerto, peraltro, l’occasione per ribadire l’importanza dei principi sanciti dalla Carta europea dei ricercatori e di porre le basi per la realizzazione di ulteriori azioni volte a rafforzarne l’implementazione. Appartenere al circuito delle istituzioni legittimate a fregiarsi dell’HR Excellence in Research Award significa, infatti, impegnarsi nell’ottica di perseguire un continuo miglioramento dell’ambiente lavorativo, finalizzato – evidenzia Pinton – a rendere la carriera dei ricercatori più attrattiva, ad assicurare uguali opportunità di accesso a tutti i candidati e a facilitare la mobilità, nonché a migliorare il rapporto costo-efficacia degli investimenti nel campo della ricerca».

«Non posso che essere molto felice del risultato raggiunto – spiega Silvia Bolognini, referente del rettore per l’implementazione dei principi della Carta e del Codice –, anche perché arriva dopo tre anni di duro lavoro del Charter & Code Working Group che ho l’onore di presiedere. Non posso, pertanto, che ringraziare sentitamente i componenti del gruppo di lavoro, il rettore e il direttore generale, nonché tutti coloro che, facendo parte della nostra comunità accademica, hanno creduto in questo progetto, riconoscendone l'importanza e l'utilità, se non altro perché permette di crescere continuamente, prendendo le mosse da un prezioso meccanismo di autovalutazione».