Evento del Dipartimento di Lingue e letterature, comunicazione, formazione e società
Dal giornalismo all’editoria turistica, la conoscenza delle lingue per capire l’Altro
Incontro con Giovanni Vale il 24 aprile, alle 10, nell'aula 8 del polo di via Margreth a Udine
Il giornalista ed editore Giovanni Vale, specializzato in editoria turistica e culturale, sarà all’Università di Udine giovedì 24 aprile, alle 10, nell’aula 8 del polo di via Margreth (via Margreth 3, Udine). L’appuntamento è intitolato “Dal giornalismo all'editoria turistica. La conoscenza delle lingue per capire l’Altro”. Vale presenterà il suo progetto sugli “Stati scomparsi” (www.statiscomparsi.it), una collana di guide culturali per esplorare Paesi non più esistenti nata con il crowdfunding. L’intento è quello di sviluppare la consapevolezza sulle stratificazioni storiche che caratterizzano le culture al di là dei confini nazionali disegnati su mappe geografiche. L’incontro sarà introdotto e moderato da Natka Badurina, professoressa di slavistica dell’Ateneo friulano.
L’iniziativa è organizzata dal Dipartimento di Lingue e letterature, comunicazione, formazione e società nell’ambito del ciclo “Incontri con l’esperto” dedicato ai corsi di laurea in Lingue e letterature straniere e in Mediazione culturale.
L’idea di guide di “Stati scomparsi” è nata dall’esperienza di Vale come giornalista e autore di guide turistiche tradizionali (Gallimard, Touring Club, Petit Futé) nei Balcani. «In quest'area – spiega Badurina – gli stati sono piuttosto recenti e la loro narrazione turistico-storica è spesso in contrapposizione agli stati confinanti. Inoltre, i punti di vista sugli “antenati” del passato e la loro eredità culturale è spesso un tema più che delicato».
Vale e il suo team hanno fondato una casa editrice e realizzato il primo libro: “Repubblica di Venezia” presentato in decine di città in Croazia, Grecia, Italia, Belgio. Attorno a “Extinguished Countries” è nata anche una vivace comunità di lettori affezionati a questo progetto artigianale. Ora, sempre grazie al crowdfunding, è nato il secondo libro, “L’impero asburgico”, che uscirà a maggio di quest’anno. Oltre alle due guide hanno realizzato dei podcast con l’Osservatorio dei Balcani e Caucaso Transeuropa e sono stati invitati a partecipare a vari progetti europei in campo culturale.
«L'iniziativa – sottolinea Natka Badurina – è originale nella stessa idea delle guide culturali degli stati scomparsi, ma anche nel modo in cui è stata realizzata, includendo anche iniziative parallele sul web. L'obiettivo dei suoi giovani creatori è quello di costruire ponti tra le popolazioni e le loro visioni della storia».