19 Novembre 2004
Convegno dell’università di Udine sull’interattività
Nuove frontiere del digitale, sono oltre 1.800 i decoder attivi in provincia di Pordenone
Spiegati i vantaggi del segnale digitale
Il contributo governativo sull’acquisto del decoder ha spinto nella direzione dell’interattività anche in Friuli Venezia Giulia. In regione, infatti, sono 14.494 i contributi erogati, di cui 1831 per la provincia di Pordenone. Sono questi i dati emersi dal convegno sulle nuove prospettive della comunicazione televisiva che si è tenuto oggi (venerdì) al campus del Consorzio universitario di via Prasecco, organizzato in occasione dell’avvio del corso di laurea specialistica in Linguaggi e tecnologie dei nuovi media, dal corso di laurea in Scienze e tecnologie multimediali in collaborazione con il Centro Polifunzionale ed il Consorzio universitario di Pordenone.
Bartolomeo Sapio della Fondazione Ugo Bordoni ha sottolineato che "La transizione alla nuova tv rappresenta per il telespettatore la possibilità di trasformarsi da utente passivo a soggetto attivo. Assistiamo oggi alla nascita di un sistema di comunicazione interattiva che non è la somma delle opportunità offerte dalle tecnologie già utilizzate singolarmente, ma è uno strumento innovativo per il quale vanno elaborati nuovi linguaggi e nuove interfacce”. Sapio si è soffermato sulle nuove straordinarie opportunità in termini di servizi e applicazioni per gli utenti offerte dal sistema di comunicazione interattiva. Ovvero: tra quelli che si possono definire i nuovi T-Services, servizi interattivi via televisione digitale, rientreranno per esempio il T-learning (per la formazione), il T-health (per le consulenze mediche), il T-government (per collegarsi a servizi della pubblica amministrazione), il T-commerce (per le transazioni economiche).
“Il nuovo sistema dovrà essere in grado di tutelare e di offrire le massime garanzie di sicurezza non solo per gli utenti finali (per esempio per i pagamenti e per la privacy), ma anche per tutti gli attori della catena del valore che partecipano al mercato che si svilupperà sulla nuova tecnologia", ha infine ribadito Sapio. “L'interattività della televisione digitale – ha ammesso il docente dell’Università di Udine, Paolo Parmeggiani – diffonderà "l'alfabetizzazione informatica" nel senso che allargherà la platea dei fruitori di servizi interattivi (come quelli di internet) poiché questo tipo di comunicazione sarà accessibile al cento per cento dei televisori”.