Diritto amministrativo: a Udine il punto sul nuovo codice dell'edilizia

Il diritto amministrativo è il diritto che regola la quotidianità nei rapporti con la Pubblica amministrazione. È un diritto che ha conosciuto negli ultimi anni ricorrenti interventi legislativi, sia a livello nazionale che europeo e regionale, legati principalmente a esigenze di semplificazione, con l'obiettivo di offrire risposte celeri ai cittadini. I mutamenti, gli aggiornamenti, la cancellazione di norme obsolete implicano, di conseguenza, anche la necessità di un aggiornamento professionale degli avvocati. In questo contesto anche nel 2009, per il terzo anno consecutivo, l'Avvocatura della Regione ha voluto «aprirsi all'esterno - come spiega l'avvocato Enzo Bevilacqua - cercando di offrire un percorso di acculturamento professionale, rivolto prioritariamente ai professionisti che operano nel settore pubblico, ma aperti alla partecipazione degli avvocati del libero foro».
Quest'anno il programma, curato in collaborazione con l'Università di Udine, è particolarmente ambizioso, perché articolato su un ciclo di dodici diversi appuntamenti, in due sessioni, primaverile e autunnale, finalizzati proprio a fare il punto sulle più recenti evoluzioni del diritto amministrativo.
 
Oggi l'Auditorium della Regione, a Udine, ha ospitato il secondo momento di confronto, dedicato al tema del nuovo Codice regionale dell'Edilizia e del Piano casa (legge 19/2009). L'incontro è stato introdotto dall'assessore regionale ai Lavori pubblici, Elio De Anna, che ha sottolineato l'importanza che la Regione attribuisce all'iniziativa. Perché, ha detto, «l'Amministrazione regionale fa le leggi, che devono essere applicate per dare un servizio al cittadino; noi abbiamo interesse che ogni diverso soggetto, ovvero chi deve applicare le normative, chi deve ottenere il servizio e chi, nell'eventualità di un contenzioso, dovrà dirimere il problema abbia la capacità di agire in fretta, in maniera armonica e univoca».
 
Moderato dal professor Marcello Maria Fracanzani, ordinario di istituzioni del diritto pubblico dell'ateneo di Udine, questo momento formativo si è sviluppato sulle relazioni del prof. Paolo Stella Richter, dell'Univesrià La Sapienza di Roma, di Rita de Piero, magistrato del Tribunale amministrativo regionale del Friuli Venezia Giulia, e di Angelo De Zotti, presidente della seconda sezione del Tar del Veneto.
 
«Nell'intenzione dell'Amministrazione regionale - ha spiegato Fracanzani, introducendo il tema - l'autonomia non si traduce nell'accaparrarsi potere nei confronti dello Stato, ma consiste nello spiegare ai cittadini le leggi che sta facendo. È questa la principale novità del nuovo Codice dell'edilizia, che ha in sé la volontà di dialogare, di comprendere le esigenze dei cittadini». Ecco che questa nuova norma «è a misura dei cittadini, funzionale, spendibile, immediatamente applicabile». Significative di conseguenza le novità tecniche. Quelle (principali consistono nella flessibilità degli strumenti: il permesso di costruire, la denuncia di inizio attività, tutte previsioni permeate da una praticità concreta».
 

«Tutto ciò è importante - ha precisato il professor Fracanzani - affinché ciascuno conosca il reale valore di ciò che possiede. La destinazione d'uso, i tempi per poter costruire su un appezzamento di terreno, indicano il valore del proprio patrimonio. È fondamentale per un cittadino potersi rivolgere a un istituto bancario per ottenere un mutuo portando con sé un provvedimento chiaro, preciso, non censurabile dal giudice. Questa è la vera caratteristica del Codice, che ne fa un unicum all'interno del territorio regionale». Una norma che dunque «rientra pienamente in quell'ottica di semplificazione, che - aggiunge Bevilacqua - è obiettivo primario di ogni governo, compreso quello regionale. L'aspetto della semplificazione, che passa anche attraverso la riduzione del numero delle leggi, è quello più stimolante per una Pubblica amministrazione, perché è lì che si danno risposte dirette ai cittadini».

FONTE: AGENZIA REGIONE CRONACHE

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