Cerimonia di intitolazione alla facoltà di Scienze della formazione

Rina Bernardinis tra i "padri fondatori dell'Università di Udine"

Grazie alla sua donazione parte
la catalogazione del Fondo Goidanich

Un simbolo di generosità, dedizione e impegno verso i giovani, il Friuli e il suo ateneo. Il nome della professoressa Rina Bernardinis, una vita consacrata all’insegnamento, «un modello di riferimento per gli studenti attuali e futuri», come l’ha definita il rettore Furio Honsell, sarà d’ora in poi indissolubilmente legato a quello dell’Università di Udine. A lei, infatti, protagonista di una generosa donazione, è stata intitolata la biblioteca della facoltà di Scienze della formazione, mentre l’aula due e sette della stessa facoltà sono state dedicate rispettivamente al fratello, il generale Giovanni Bernardinis, e a monsignor Pasquale Margreth. Un atto, il suo, che ha anche consentito di avviare l’opera di catalogazione del fondo librario Athos Goidanich, la più importante biblioteca specializzata in entomologia esistente in Italia, entrata in possesso dell’ateneo friulano grazie al fondamentale supporto di Friulcassa.
Una vicenda esemplare che l’Università ha celebrato con una significativa cerimonia di intitolazione. Un ringraziamento pubblico carico d’affetto per questa straordinaria figura di educatrice e mecenate, «da annoverare – ha detto il rettore – tra i ‘padri fondatori’ della nostra Università, un modello di riferimento per gli studenti attuali e futuri». «Quando ho pensato di dare un segno tangibile per concorrere allo sviluppo dell’ateneo, e per ringraziarlo della svolta culturale e sociale che sta dando alla nostra terra – ha spiegato Rina Bernardinis –, il pensiero è andato subito a mio fratello, che ha onorato il Friuli con il suo servizio nell’Esercito, e a mons. Margreth, che mi accolse come insegnante alle prime armi quando le scuole magistrali diocesane si trovavano proprio qui, nel complesso “ex Bianchini”, ora nuova sede della facoltà di Scienze della formazione». «Ma – ha aggiunto – ho voluto anche pensare agli strumenti di base per lo studio e la ricerca dei docenti e dei futuri insegnanti».
Il suo gesto munifico, infatti, oltre a permettere di completare gli arredi e la dotazione tecnologica della biblioteca e delle due aule di Scienze della formazione, ha consentito l’inizio del lavoro di catalogazione del fondo appartenuto al prof. Athos Goidanich di Torino e ora entrato a far parte della Biblioteca di Scienze. «Un patrimonio di grande valore – ha affermato Franco Frilli, direttore della biblioteca e docente di Entomologia generale e applicata –, consistente in oltre 3700 volumi, circa 35000 estratti e più di 600 annate di periodici specialistici. Comprende opere generali di biologia e zoologia, ma soprattutto sezioni specialistiche di entomologia agraria, forestale, medica, merceologica e veterinaria. «La parte più ampia e rilevante – sottolineato Frilli – è costituita dai volumi e dai trattati riguardanti la sistematica di tutti gli ordini di insetti, comprese opere antiche risalenti alla seconda metà del 1600».

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