Tutti i progetti messi in cantiere dall’Ateneo friulano

Università, è già partita la strategia per il rilancio della montagna

Honsell: “Trasformiamo le criticità in opportunità”

Un piano per la montagna? L’Ateneo friulano ce l’ha già. Dopo una ricognizione delle esigenze del territorio, l’Università di Udine, attraverso il Cirmont, il centro di ricerca per la montagna nato ad Amaro nel 2002 per volontà, oltre che dell’ateneo friulano, dell’Istituto nazionale di ricerca sulla montagna (Inrm) e dell’Agemont, ha avviato una serie di progetti per il rilancio della montagna. “La montagna è una risorsa – sottolinea il rettore Furio Honsell - La sfida che l’Università di Udine ha voluto raccogliere è quella di trasformare le criticità della montagna in opportunità”. In particolare, Cirmont ha costituito un “think tank”, in collaborazione con la Coldiretti, ovvero un “pensatoio” per ragionare su progetti e verificare proposte concrete per un rilancio dell’agricoltura nelle zone montane della regione. La prima azione del “think tank”, presieduto da Honsell, sarà quella di elaborare una bozza di disegno di legge che sarà sottoposto entro breve all’attenzione della Regione per l’utilizzo delle terre incolte e abbandonate e per risolvere il problema-chiave della polverizzazione e della frammentazione fondiaria.

Le attività del Cirmont, inoltre, sono state inserite a breve nel piano triennale dell’Inrm attraverso la sottoscrizione di un protocollo d’intesa per valorizzare la vocazione di Cirmont che diventerà polo di eccellenza nazionale di riferimento per l’Inrm nel settore dei sistemi informativi e di rete, anche mobile, per la montagna. Saranno due, in particolare, i temi da sviluppare: alcune filiere dell’agroalimentare e i sistemi informativi territoriali. La promozione dei prodotti tipici agroalimentari sarà realizzata attraverso un programma di valorizzazione delle risorse genetiche locali, delle tecniche di produzione e dei prodotti tipici ottenuti: prodotti lattiero-caseari, produzioni frutticole e zootecniche. Il programma di valorizzazione dei prodotti tipici si intreccia fortemente con i programmi di sviluppo delle realtà turistiche locali. Il secondo filone riguarderà l’innovazione tecnologica di informatica e telematica per applicazioni anche mobili indirizzate alla realtà del territorio montano. In questo settore sono allo studio guide turistiche virtuali basati su dispositivi mobili e wireless, tecnologie 3D per la promozione del turismo e del patrimonio montano, progetti per la trasmissione ed elaborazione in tempo reale di dati multimediali per la Comunità montana.

Inoltre, l’ateneo friulano è impegnato per l’attuazione del progetto di rinascita delle Valli del Natisone “Nediske Doline 2008” attraverso la partecipazione ai 4 gruppi di lavoro previsti dall’iniziativa: lo studio di una nuova agricoltura per la montagna e la promozione della tipicità dei prodotti delle Valli del Natisone, lo sviluppo turistico e la promozione di un progetto di marketing territoriale e di nuovi itinerari storico naturalistici, la valorizzazione e il recupero delle architetture rurali e la manutenzione del paesaggio, la valorizzazione della lingue, della cultura e delle tradizioni. L’obiettivo di questi gruppi è di arrivare entro settembre 2004 a presentare alla Regione progetti innovativi ed economicamente sostenibili. Il rettore Honsell parteciperà anche alla cabina di regia del progetto, insieme a Regione, Provincia di Udine, Comunità montana, comuni e Pro loco.

Infine, sono partiti progetti per la fitodepurazione, utilizzata nei rifugi di montagna e nell’ambito delle attività organizzate da Friuli formazione, un corso di “Tecnico della progettazione e gestione integrata dei servizi turistici” che prevede 1.200 ore di formazione realizzate fra Udine e Sauris.