Nuove prospettive per le flotte: la Tonnage tax in un convegno in Ateneo

Appuntamento venerdì 12 marzo in sala Tomadini

            La semplificazione del regime fiscale per le compagnie di navigazione, grazie all'introduzione della "tonnage tax", consentirebbe un importante incentivo al fine di far rientrare in Italia l'armamento che attualmente opera con navi all'estero, garantendo una maggiore qualità nei servizi resi, soprattutto ai fini della sicurezza e della prevenzione dell'inquinamento marino. La "tonnage tax" grazie al calcolo forfettario del reddito dell'attività armatoriale delle singole navi renderà più semplice la vita degli armatori italiani, evitando loro una serie di passaggi burocratici che a lungo hanno impedito un confronto ad armi pari con la concorrenza internazionale.

            Del nuovo strumento fiscale si parlerà nel convegno di venerdì 12 marzo dalle 15 nella sala Tomadini di via Tomadini 30/A, a Udine, organizzato dall'ateneo friulano e dal Consorzio Etl. Interverranno Mariarita D'Addezio, preside della facoltà di Giurisprudenza dell'università di Udine, Maurizio Maresca, straordinario di Diritto internazionale e coordinatore del quarto master dell'ateneo di Diritto dell'Unione europea su Le regole dell'integrazione europea, organizzato con il Consorzio Etl, Giovanni Puoti, ordinario di Diritto tributario all'università La Sapienza di Roma, e Angela Bergantino, associato di Economia dei trasporti all'università di Bari. Sarà presente anche un rappresentante del ministero dell'Economia e delle finanze, dipartimento per le Politiche fiscali.

            Con l'introduzione in Italia del nuovo strumento fiscale della tonnage tax, già esistente in Danimarca, Finlandia, Germania, Grecia, Norvegia, Olanda e Regno Unito, le compagnie di navigazione otterranno la stabilità del carico fiscale. L'onere fiscale, infatti, verrà calcolato in base alla stazza delle flotta, e quindi della singola nave, e non più in base al reddito ipotizzato. In questo modo sarò stabilizzato l'impegno fiscale dell'armatore, allineandone l'onere alla fascia più bassa in vigore in Europa (Belgio e Olanda soprattutto). Oltre a rafforzare la competitività dell'armamento italiano, la tonnage tax adeguerà il regime fiscale del settore a quello dei principali paesi marittimi europei secondo quanto indicato nelle linee guida della Commissione di Bruxelles. Un passo in avanti per il decollo della flotta nazionale e per il rientro sotto bandiera italiana delle navi iscritte all'estero.