Al via domani a Palazzo Alvarez. A Treviso altre due giornate di studi

A Gorizia parte la biennale del Dams con i massimi esperti del restauro audio

Sotto la lente le problematiche del sonoro in rapporto al multimediale

Gorizia domani, 30 settembre, si trasformerà nella capitale internazionale del restauro audio: la  culla delle ricerche più innovative sulla conservazione del sonoro attraverso le nuove tecnologie, raccontate dalla viva voce dei massimi esperti internazionali del settore. Merito dell’Università di Udine e della quarta edizione della Biennale internazionale sul restauro audio, organizzata dal laboratorio di eccellenza Mirage del corso di laurea in Discipline delle Arti, della musica e dello spettacolo dell'Ateneo friulano- settore Musica. In primo piano, la nuova frontiera della conservazione del sonoro, con le problematiche legate al rapporto con la multimedialità. Il convegno dedicato a "L'audio nel multimediale - Conservare l'innovazione", quest'anno allargherà ancora di più i suoi orizzonti: grazie alla feconda collaborazione già avviata più di un anno fa con la Fondazione Benetton Iniziative Culturali di Treviso (che ha già portato al restauro del poderoso archivio audio di Fernanda Pivano), infatti, il Dams dell'Ateneo friulano, per la prima volta, articolerà il proprio convegno principe su due sedi: la prima giornata (domani 30 settembre dalle 9 alle 13) a Gorizia, a Palazzo Alvarez, sede dell'Ateneo di Udine, in via Diaz 5,  le altre due (il 1. e 2 ottobre) a Palazzo Bomben a Treviso, sede della Fondazione, coronate da un prestigioso concerto di live electronics con musiche di Luciano Berio, Adriano Guarnieri, e Luigi Nono.

 

A Gorizia, l'inaugurazione del convegno, che sarà aperto dal direttore del Centro polifunzionale di Gorizia Mauro Pascolini e dal presidente del corso di laurea Dams dell'Università di Udine Leonardo Quaresima, sarà segnata dagli interventi dell'assessore regionale Roberto Antonaz, dell'assessore provinciale Luciano Migliorini, dell'assessore del Comune di Gorizia Claudio Cressati e di Nicolò Fornasir, presidente del Consorzio per lo sviluppo del polo universitario di Gorizia. Al centro della prima sessione, a partire dalle 9.30 del 30 settembre, la presentazione del lavoro di conservazione e restauro sull'Archivio audio della Biblioteca Riccardo e Fernanda Pivano condotto dal Laboratorio Mirage sulla base di un accordo di collaborazione con la Fondazione Benetton Iniziative Culturali di Treviso, che sarà rappresentata dal suo direttore Gianni Di Capua. Grazie ad un lavoro certosino durato quasi un anno, il Laboratorio Mirage ha concluso la conservazione e catalogazione della prima selezione dei documenti sonori raccolti da Fernanda Pivano dal '57 alla metà degli anni '80: circa 130 ore di registrazione, fra conversazioni, conferenze e momenti di lavoro con scrittori, musicisti e poeti (da Hemingway a Kerouac, da Edgar Lee Masters a Ginsberg e Ungaretti), che sono state riversate su supporto digitale in copie d'archivio per un totale di quasi 200 CD-dati a 24 bit e 48 kHz, che, oltre al documento sonoro, contengono anche tutte le informazioni sui formati e sui materiali dei supporti originali, ma anche sugli interventi di recupero conservativo realizzati. Il risultato di questo progetto è la mostra "Voci-Voices", che nella sua prima edizione a maggio scorso a Palazzo Bomben a Treviso ha riscosso uno straordinario successo, tanto che ora torna, ampliata, dal 2 ottobre fino al 16 gennaio.

 

Ma durante la giornata goriziana il Laboratorio Mirage potrà presentare un altro dei suoi fiori all'occhiello: con la collaborazione della Biblioteca Civica “Vincenzo Joppi” di Udine e grazie al finanziamento della Regione di 45mila euro, è stato realizzato il censimento di 30 fondi audio pubblici e privati della regione (quasi 53mila documenti sonori conservati presso istituzioni quali il Museo teatrale “Carlo Schmidl” e la Biblioteca del Dipartimento di Italianistica dell’Università di Trieste, il Conservatorio “Jacopo Tomadini” e la Biblioteca Civica “Vincenzo Joppi” di Udine) ed è stato progettato un prototipo di audioteca unico in Italia, che consentirà a studiosi e ricercatori di consultare il patrimonio discografico friulano e di aggiornare i dati in rete. A parlarne, oltre al team del Laboratorio Mirage diretto da Angelo Orcalli, sarà il direttore della Joppi Romano Vecchiet.

 

            Alla Biennale interverranno pezzi da novanta della ricerca sul restauro del sonoro. Come George Brock-Nannestad, membro del Comitato tecnico per l'archiviazione, il restauro e le biblioteche digitali dell'Aes (Audio Engineering Society) e Carlo Marinelli dell'Irtem di Roma, ma anche M. Daniel Teruggi, direttore della ricerca e della sperimentazione all'Institut national de l'Audiovisuel di Parigi (una delle scuole più importanti d'Europa per la conservazione delle colonne sonore), Federico Savina della Scuola nazionale di cinema, Giorgio Pressburger dell'Ateneo di Udine, Roberto Benatti della Cineteca di Bologna, Marco Mazzolini delle Edizioni Ricordi, Roberto Rossetto di Rai Teche, ma anche Piero Cosi del CNR di Padova. Nelle giornate trevigiane, si parlerà del restauro delle colonne sonore dei film, dell’audio nel multimediale e della conservazione e edizione critica dei documenti sonori. Fra le nuove "perle" di Mirage anche la ricerca sui suoni della voce, che sarà discussa nella quarta sessione a Treviso il 2 ottobre dagli esperti più competenti del settore nel panorama italiano. Al Laboratorio Mirage è già in corso una sperimentazione: “Contiamo - dice Orcalli - di avviare presto un progetto di livello internazionale con partner di tutta Europa sulle problematiche della voce, con particolare riferimento alle colonne sonore, per lavorare sulla separazione della fonte vocale da quelle di altro tipo”.