Anteprima friulana del Salone del gusto di Torino

All'università la presentazione dei due nuovi Presìdi Slow Food

Dopo la pitina, incoronati l’aglio di Resia e il Radìc di mont

            Due nuovi Presìdi Slow Food, il “marchio” che a livello nazionale sostiene le piccole produzioni eccellenti e che rischiano di scomparire, valorizzando territori, recuperando mestieri e tecniche di lavorazione tradizionali, salvando dall’estinzione razze autoctone e antiche varietà di ortaggi e frutta, sono stati assegnati all’aglio di Resia (Strok) e il Radìc di mont (cicerbita alpina). I due prodotti saranno presentati ufficialmente al Salone del gusto di Torino, dal 21 al 25 ottobre.

L’anteprima di presentazione si terrà nel corso della
CONFERENZA STAMPA
di martedì 19 ottobre alle 11.30 nella sala Florio di palazzo Florio, in via Palladio 8, a Udine


            Interverranno il rettore dell’università di Udine, Furio Honsell, il vicepresidente internazionale Slow Food, Giulio Colomba, il vicepresidente di Cirmont, Aurelia Bubisutti, il direttore dell’Ente Parco Prealpi Giulie, Stefano Santi, il direttore generale Imont, Antonio Ciaschi, Luisa Dalla Costa, ricercatore della facoltà di Agraria dell’ateneo di Udine, e Costantino Cattivello dell’Ersa Pozzuolo del Friuli.

Alla presentazione seguirà la degustazione dei prodotti

            L’assegnazione dei due nuovi Presìdi Slow Food nasce dall’attività del Laboratorio per la valorizzazione dei prodotti tipici agroalimentari costituito dal Centro internazionale di ricerca per la montagna (Cirmont). Grazie alla collaborazione fra Cirmont, Slow Food, Istituto nazionale della Montagna (Imont),Ente Parco naturale delle Prealpi Giulie, Università di Udine, ERSA la montagna friulana avrà l’occasione di farsi conoscere, attraverso la valorizzazione di due prodotti del territorio interessati dal progetto di salvaguardia e promozione che vedrà coinvolti anche i produttori, in molti casi soggetti privati e microaziende a conduzione familiare.

Sullo stesso tema

Giovedì 25 Giugno

Coltivazione della genziana, l'Università studia come migliorarne la qualità

Dalle ricerche dell’Ateneo nasce il nuovo amaro di Gentiana lutea

Lunedì 4 Giugno

Selvaggina, opportunità di sviluppo

Università, Cirmont, Coldiretti, sindaci si confrontano