Plurilinguismo, nuovo direttore al Centro internazionale dell'ateneo

Carla Marcato succede a Vincenzo Orioles

            Cambio al vertice al Centro internazionale sul plurilinguismo (Cip) dell’università di Udine. Dal primo ottobre, per il triennio accademico 2004-2007 è stata eletta direttore (14 voti a favore e 3 schede bianche) Carla Marcato, ordinario di Linguistica italiana alla facoltà di Lingue e letterature straniere dell’ateneo di Udine. Marcato succede a Vincenzo Orioles, preside della facoltà di Lingue, dal 1998 al timone del Cip, il centro speciale dell’ateneo di Udine finalizzato alla ricerca, documentazione e formazione nel campo del plurilinguismo, unica istituzione del genere in Italia, attiva dal 1993 sotto la guida di Roberto Gusmani. Carla Marcato si occupa delle varietà del repertorio linguistico e di italiano all’estero, di minoranze linguistiche, di aspetti interlinguistici, di onomastica e di etimologia. E’ coordinatore nazionale del progetto di ricerca di rilevante interesse nazionale (Prin) “Lo spazio del dialetto nella città e nel territorio” e direttore del master “Italiano lingua seconda”.


            Carla Marcato perseguirà le finalità del Cip su tematiche quali la documentazione e la ricerca scientifica sulle situazioni di plurilinguismo «inteso – sottolinea il neoletto direttore – nella sua più ampia accezione, come compresenza di più idiomi o varietà linguistiche nel repertorio di uno stesso individuo o di una stessa comunità». Marcato, inoltre, intende sviluppare ulteriormente la collaborazione con istituzioni italiane e straniere, con le realtà locali e le istituzioni operanti sul territorio. «Favoriremo lo scambio – precisa Marcato – di informazioni ed esperienze tra studiosi, facendo conoscere i risultati delle proprie attività istituzionali, anche attraverso l’organizzazione di seminari e convegni». Orioles, da parte sua, sottolinea come in questi anni il Cip abbia privilegiato i valori della diversità linguistica e della complessità culturale affrontati a livello regionale, nazionale ed europeo. «Abbiamo avuto l’opportunità – conclude Orioles – di seguire il processo di consolidamento nel quadro della tutela delle lingue minoritarie, rendendo l’università di Udine punto di riferimento per le politiche linguistiche».

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