Collaborazione con le cineteche di 7 nazioni per le versioni multiple

Restauro dei film, tutti i progetti del Dams: dal Friuli all'Europa

L'Ateneo di Udine ripristinerà documentari sul Friuli degli anni '20
Previsto anche il recupero conservativo di trailer. Nuove attrezzature

            Con la mente in Friuli e lo sguardo ben puntato verso l'Europa. Si potrebbe sintetizzare così l'attività di restauro cinematografico 2004-2005 del corso di laurea in Discipline delle arti, della musica e dello spettacolo dell'Università di Udine a Gorizia, attraverso il suo laboratorio La camera ottica. Reduce dai successi ottenuti a Bologna, durante uno dei più importanti festival mondiali dedicati alla memoria del cinema (dove il Dams ha presentato l'edizione inglese restaurata de "Il natale di bebè" di Carlo Campogalliani, uno dei primissimi film sonori italiani e un frammento di "cinema ritrovato" a Gorizia, "Momenti principali di un'isterectomia addominale"), che ha consacrato il laboratorio e quindi l'Ateneo friulano come polo d'eccellenza europeo nel settore,  quest'anno accademico il Dams ha messo in cantiere numerosi progetti. Grazie all'acquisizione di nuove attrezzature, all’avanguardia a livello europeo, il laboratorio curerà il recupero conservativo di alcuni documentari degli anni Venti di grande importanza per il territorio, che fanno parte del Fondo Simonelli del Kinoatelje di Gorizia, dalle immagini del "Plebiscito del 16 marzo 1928" alle "Adunate escursionistiche e sportive della ond di Gorizia", oltre a soggetti di finzione. Inoltre, è previsto il restauro di trailer cinematografici di alcuni dei più importanti film della storia del cinema, di registi del calibro di Lubitsch, Renoir, Dieterle, Von Sternberg, Malasomma, Camerini. Continua poi il progetto sulle versioni multiple delle pellicole, che include il restauro di differenti versioni di film europei di grande spessore culturale. Il laboratorio è co-promotore e membro del progetto di ricerca Multiple language version project, che vede come partner le più importanti cineteche europee (Londra, Parigi, Berlino, Wiesbaden, Vienna, Praga, Ljubljana, Roma, Gemona), di 7 diverse nazioni. Saranno restaurate versioni multiple  ceche, austriache, tedesche, italiane, francesi. In questo settore il Dams dell'Ateneo di Udine ha appena concluso tutte le pratiche per il progetto europeo "Culture 2000".


            Fiore all'occhiello il restauro del sonoro. Gorizia, con il Dams dell'Ateneo di Udine sta diventando un punto di riferimento nazionale per il trattamento e il restauro della colonna sonora e la ricerca scientifica nel settore, grazie alle attrezzature tecnologicamente avanzate possedute e al recupero “archeologico” di attrezzature d’epoca, la competenza tecnica e l’approccio scientifico. Al centro dell'attività di ricerca la storia dei processi produttivi, economici e tecnologici nel passaggio tra muto e sonoro in Italia, la raccolta e lo studio della letteratura tecnica e storica fra il 1930 e il 1950,  lo studio degli sistemi di registrazione su pellicola, brevetti, componentistica, post-produzione, sistemi di ricezione spettatoriale e di riproduzione dei formati monoaurali nell'Italia fra gli anni '30 e i '50 e le problematiche tecniche e metodologiche nella lettura e acquisizione su supporto digitale della colonna sonora monoaurale.


            E se la ricerca si orienta sulle tecnologie del sonoro, la didattica punta ai sistemi digitali di restauro. Gli studenti che frequentano i corsi di Laboratorio di restauro cinematografico possono preparare per la proiezione e proiettare direttamente in 35 millimetri uno o più  film da loro revisionati e ripristinati, accompagnando la visione con una relazione sugli interventi compiuti e sulle vicende storico-critiche della copia del film (nel 2004 sono state ripristinate e proiettate  dagli studenti copie di Anche gli angeli mangiano fagioli, Un angelo per Satana, Il ritorno di Godzilla). Come spiega Simone Venturini - coordinatore dei progetti di restauro e di conservazione del laboratorio La camera ottica, il cui responsabile scientifico è il prof. Leonardo Quaresima e il cui responsabile tecnico è Gianandrea Sasso -, «il settore di conservazione e restauro del polo goriziano – con i suoi laboratori specializzati inseriti nel Palazzo del Cinema di Piazza Vittoria – ha raggiunto un livello di formazione didattica avanzata in grado di preparare professionalmente gli studenti alla ricerca e alle attività, sia a livello universitario, sia nelle cineteche e nei laboratori specializzati. Tanto è vero che gli archivi e i laboratori con cui siamo in contatto e con cui collaboriamo stanno richiedendo nostri studenti per stage e tirocini, con la possibilità in alcuni casi di inserirli a pieno titolo nelle loro attività».

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