17 Novembre 2004
A Bangalore interverrà sul "caso Italia" sabato 20 novembre
In India al simposio sui diritti umani parla un docente dell'ateneo di Udine
Francesco Pira sarà l'unico italiano presente su 500 partecipanti
In India, al simposio sui diritti umani di Bangalore, su 500 partecipanti provenienti da tutto il mondo, ci sarà un solo italiano. E quell'unico italiano è Francesco Pira, professore di Relazioni Pubbliche, Teoria e tecniche della comunicazione pubblica e Comunicazione sociale al corso di laurea in Relazioni Pubbliche dell'Università di Udine a Gorizia. Anche in virtù del suo impegno nell'ambito della comunicazione sociale, della sua partecipazione a conferenze internazionali a Bangkok e Rotterdam e del suo passato da reporter in Iraq, Pira è stato invitato come relatore del "Simposio "Corporate Culture and Spirituality” organizzato dalla International Association for Human Values (www.iahv.org) e dalla Art of Living Foundation (www.artofliving.org) che si svolgerà a Bangalore, India, il 19–20–21 novembre (il sito dedicato all’evento è www.ccs2004.org).
Nel corso del suo intervento previsto nel pomeriggio di sabato 20 novembre, in qualità di docente dell'Università di Udine, Pira parlerà del "caso Italia", discutendo sul tema: "I valori umani: traino nella comunicazione istituzionale, politica e sociale; perno della formazione nell'era della globalizzazione". Obiettivo del simposio, che riunirà leader economici e spirituali di tutto il mondo: individuare strategie e buone prassi per armonizzare il "business" dei profitti all'etica e aumentare la competitività di singoli e aziende puntando su etica e spiritualità. Quest'anno al simposio di Bangalore sono attesi circa 500 top executive, fra direttori di giornali, amministratori delegati di grandi aziende, direttori di istituti di ricerca, ambasciatori, docenti universitari.