I risultati della missione a New Delhi con la Moratti

India, l'ateneo friulano realizza un istituto di ricerca internazionale

Tecnologie web e beni culturali per lo scambio interculturale
40 ricercatori, finanziamenti per 3 milioni 200 mila euro

        Si chiama Istituto internazionale di Matematica applicabile e Scienze dell’informazione e avrà una duplice sede, a Udine e ad Hyderabad, visto che l’ateneo friulano e il Birla Centre saranno gli “hubs”, ovvero i centri di una rete di “joint laboratories” italo-indiani. La nascita dell’istituto è stata sancita lo scorso 15 febbraio a New Delhi dal ministro italiano dell’Istruzione, Università e Ricerca, Letizia Moratti e dal ministro indiano della Scienza e Tecnologia, Kapil Sibal, che hanno sottoscritto un accordo di collaborazione che prevede l’avvio di otto progetti realizzati da istituzioni italo-indiane. La prima di queste iniziative è quella dell’Università di Udine: il progetto, che avrà la durata di 4 anni, sarà finanziato con una somma complessiva di 3 milioni 200 mila euro, metà a carico del ministero italiano e metà di quello indiano e vedrà impegnati 40 ricercatori. Alla missione in India guidata dal Capo di Stato, Carlo Azeglio Ciampi e dal presidente di Confindustria, Luca Cordero di Montezemolo, l’ateneo friulano ha preso parte con il rettore Furio Honsell e con professori Carlo Tasso, preside della facoltà di Scienze e Stefania Mason, direttore della Scuola di specializzazione in Storia dell’arte, che sono parte attiva nella realizzazione del progetto italo-indiano. “Per molti versi l’Italia deve ancora scoprire l’India e l’India deve conoscere l’Italia – sottolinea Honsell -. Il nostro istituto svolgerà un ruolo di catalizzatore in questo indispensabile processo a beneficio di entrambi i paesi”. 

        Le aree di ricerca. Le applicazioni previste riguardano lo sviluppo di tecnologie multimediali per il web, librerie digitali, musei virtuali. Ma che cosa farà il nuovo istituto? Utilizzando due delle specificità dell’ateneo friulano (sede storica del corso di laurea in Conservazione dei beni culturali e il quinto ateneo in Italia ad aver attivato un corso in Informatica), favorirà lo scambio interculturale fra i due Italia e India attraverso l’informatica, le tecnologie web e la presenza di un notevole patrimonio storico, artistico e culturale. “Uno dei primi obiettivi – spiega Honsell - è quello di realizzare una piattaforma digitale per la creazione di un museo virtuale attraverso sofisticate e innovative tecnologie web. Capitalizzando su tali competenze saranno poi sviluppati ulteriori strumenti digitali per simulare esperimenti virtuali non fisicamente realizzabili con le attuali tecnologica, strumenti di ricerca intelligente e personalizzate in rete, strumenti di valorizzazione e fruizione del patrimonio artistico”. Sono 13 le aree scientifiche di studio: tecnologie web, filtraggio dell’informazione, realtà virtuale, verifica e validazione, fisica computazionale, tecnologie dell’informazione per la conservazione dei beni culturali, tecnologie dell’informazione e della comunicazione per lo scambio interculturale, semantica, interazione uomo-macchina, elaborazione del linguaggio naturale, e-learning, librerie digitali e musei virtuali. 

        I partner coinvolti. L’accordo dell’ateneo friulano, sottoscritto dal rettore dell’ateneo friulano, Furio Honsell, e dal direttore del Birla Science Centre di Hiderabad, B.G. Sidharth, coinvolge anche altri partner, alla presenza di P. Raghuveer, segretario del dipartimento di Information Technology and Communications dell’Andra Pradesh e di S. Ramakrishna, direttore del Centre of Development of Advanced Computing di Hyderabad. La “rete” di istituzioni coinvolte, infatti, comprende 5 istituzioni in Italia (gli atenei di Siena, Bologna e Torino, la Scuola Normale Superiore di Pisa e il centro di ricerca e trasferimento tecnologico Friuli innovazione, gestore del Parco scientifico e tecnologico di Udine) e 4 in India (il Centre of Development of Advanced Computing di Hyderabad, l’Institute of Mathematical Sciences di Chennai, il B.M. Birla’s Science and Technology Centre di Jaipur e il Birla Institute of Technology di Mesra, Ranchi). Un secondo accordo con la “rete” indiana è stato sottoscritto lo scorso 17 febbraio a Chennai con R.Balasubramanian, direttore dell’ l’Institute of Mathematical Sciences. 

        I risultati raggiunti. Con il via libera del ministro Moratti, i rapporti fra università di Udine e partner indiani compiono così un salto di qualità, visto il numero di partner coinvolti sia in Italia che in India e la possibilità per i ricercatori dei due paesi di lavorare insieme. La collaborazione, nata 5 anni fa anche grazie anche all’apporto della Società indologica “Luigi Pio Tessitori” di Udine, fra l’ateneo friulano e il Birla Centre ha già prodotto risultati importanti in questi anni. Fino ad oggi sono stati coinvolti a diversi livelli oltre 250 fra ricercatori e studenti che hanno partecipato a master, dottorati di ricerca, scuole estive e workshop, progetti di ricerca, per investimenti complessivi pari a oltre 650 mila euro, da parte dell’ateneo friulano, dell’Ambasciata italiana a New Delhi, dell’Unione Europea e dell’Assindustria udinese. Attualmente sono ancora attivi il master in Information technology e il dottorato di ricerca in Informatica e matematica applicata congiunti, il progetto europeo “ICT for EU-India cross-cultural dissemination” con il Birla Science Centre e le università di Genova e Valencia in Spagna che terminerà nel 2006. Il prossimo agosto, infine, si svolgerà ad Hyderabad, la Summer school, giunta ormai alla sesta edizione.

I numeri del progetto
Partners italiani 6
Partners indiani 5
Aree di ricerca 13
Ricercatori 40
Durata 4 anni
Finanziamento 3 milioni 200 mila euro

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