8 Marzo 2005
XII Convegno Internazionale di Studi sul Cinema
Novelizzazione e remake nel cinema contemporaneo
Accademici di tutto il mondo (14 Paesi) si confrontano a Udine
Gli studiosi del cinema la chiamano “novelizzazione”, ma in realtà la sua applicazione supera i confini della letteratura interessando anche i campi del teatro, la radio-televisione e finanche i fumetti. Per i non addetti ai lavori, le procedure di “novelizzazione” sono quelle che, partendo dalla trama di un film, lo rimaneggiano fino a ridurlo in un lavoro scritto: un romanzo, appunto, ma anche una piece teatrale, uno sceneggiato televisivo e, ancora più semplicemente, un album di figurine. Non un'opera immobile, dunque, ma un remake generalizzato del film, utilissimo per indagare le mille sfaccettature offerte da un'unica storia.
E' proprio del racconto e del carattere plurimo dei film che si sta occupando il XII Convegno Internazionale di Studi sul Cinema, in programma da oggi e fino a giovedì 10 marzo a Palazzo Antonini dell'Università di Udine. Organizzato dal DAMS Gorizia dell'ateneo friulano, l'appuntamento, articolato in sessioni di studio, proiezioni e presentazione di riviste cinematografiche, mette a confronto le relazioni di una cinquantina di specialisti provenienti dalle più prestigiose università di 14 diversi Paesi di tutto il mondo.
La giornata è stata aperta dai saluti del magnifico rettore dell'Università di Udine, Furio Honsell, che nel definire il Convegno “uno dei appuntamenti più importanti tra le attività promosse dall'ateneo” ha indicato proprio nella conservazione dei beni culturali e, in particolare, delle scienze del cinema, uno degli obiettivi di sviluppo dell'università. Dopo il saluto di Caterina Furlan, Preside della facoltà di lettere e filosofia, è toccato al presidente del Corso di laurea Dams, Leonardo Quaresima, presentare il tema del Convegno. “Poco studiata – ha detto – la novelizzazione riserva invece delle sorprese enormi. Soprattutto se calata in un panorama come quello contemporaneo, dominato dai Dvd, che propongono una versione del film diversa da quella originaria. Oggi – ha osservato Quaresima – il cinema vive sulla possibilità di costruire nuove varianti dei film. E' questo che lo spettatore si attende ed è questo fenomeno che la novelizzazione alimenta”.
Tra i relatori della giornata, spiccano i nomi di Roger Odin, dell'Universitè de Paris III, e Andrè Gaudreault, dell'Universitè de Montréal.
Durante il Convegno, sono stati presentati anche gli ultimi numeri di alcune prestigiose riviste cinematografiche. Nuova, soprattutto per i tanti ospiti stranieri, la numero 547 della storica rivista “Bianco e Nero”, contenente, in particolare, lo studio sulle carte d'archivio di Giacomo Paulucci di Calboli, presidente dell'Istituto Luce dal 1933 al 1940, e a cui Mussolini commissionò, nel 1943, un documentario che mettesse in luce le sue doti atletiche. Intitolato “Il Duce sportivo”, il filmato – che dura circa un minuto - è stato recentemente ritrovato da Silvio Celli e fatto oggetto dello studio inserito nella rivista – la prima della nuova serie. Nel documentario, un Mussolini cinquantenne alle prese con la scherma, gli sci e il nuoto si destreggia ''in mare, in cielo, in terra'', ergendosi a modello di vigoria fisica per le generazioni cresciute in clima fascista.
Di rilievo anche i temi trattati nella rivista internazionale “CINEMA & CIE” (International Film Studies Journal), in lingua francese, promossa dal Convegno di studi sul Cinema e dal Dipartimento di Storia e Conservazione dei Beni Culturali dell’Università di Udine. Alla sua sesta edizione, la rivista dedica una ricca monografia alle versioni multiple, il metodo cui il cinema fece ricorso a partire dagli anni '30 per superare il problema delle differenze linguistiche. Tra i saggi più interessanti, l’attenta analisi delle versioni multiple de “Il Disprezzo”, di Godard e con un'ancora giovane Brigitte Bardot, film scandalo tanto da finire censurato. Il tema, curato da Hans-Michael Bock e Simone Venturini, sarà al centro della III Magis Gradisca International Film Studies Spring School.
Il programma completo del XII Convegno e della successiva III Magis è disponibile sul sito internet www.uniud.it/udineconference/
E' proprio del racconto e del carattere plurimo dei film che si sta occupando il XII Convegno Internazionale di Studi sul Cinema, in programma da oggi e fino a giovedì 10 marzo a Palazzo Antonini dell'Università di Udine. Organizzato dal DAMS Gorizia dell'ateneo friulano, l'appuntamento, articolato in sessioni di studio, proiezioni e presentazione di riviste cinematografiche, mette a confronto le relazioni di una cinquantina di specialisti provenienti dalle più prestigiose università di 14 diversi Paesi di tutto il mondo.
La giornata è stata aperta dai saluti del magnifico rettore dell'Università di Udine, Furio Honsell, che nel definire il Convegno “uno dei appuntamenti più importanti tra le attività promosse dall'ateneo” ha indicato proprio nella conservazione dei beni culturali e, in particolare, delle scienze del cinema, uno degli obiettivi di sviluppo dell'università. Dopo il saluto di Caterina Furlan, Preside della facoltà di lettere e filosofia, è toccato al presidente del Corso di laurea Dams, Leonardo Quaresima, presentare il tema del Convegno. “Poco studiata – ha detto – la novelizzazione riserva invece delle sorprese enormi. Soprattutto se calata in un panorama come quello contemporaneo, dominato dai Dvd, che propongono una versione del film diversa da quella originaria. Oggi – ha osservato Quaresima – il cinema vive sulla possibilità di costruire nuove varianti dei film. E' questo che lo spettatore si attende ed è questo fenomeno che la novelizzazione alimenta”.
Tra i relatori della giornata, spiccano i nomi di Roger Odin, dell'Universitè de Paris III, e Andrè Gaudreault, dell'Universitè de Montréal.
Durante il Convegno, sono stati presentati anche gli ultimi numeri di alcune prestigiose riviste cinematografiche. Nuova, soprattutto per i tanti ospiti stranieri, la numero 547 della storica rivista “Bianco e Nero”, contenente, in particolare, lo studio sulle carte d'archivio di Giacomo Paulucci di Calboli, presidente dell'Istituto Luce dal 1933 al 1940, e a cui Mussolini commissionò, nel 1943, un documentario che mettesse in luce le sue doti atletiche. Intitolato “Il Duce sportivo”, il filmato – che dura circa un minuto - è stato recentemente ritrovato da Silvio Celli e fatto oggetto dello studio inserito nella rivista – la prima della nuova serie. Nel documentario, un Mussolini cinquantenne alle prese con la scherma, gli sci e il nuoto si destreggia ''in mare, in cielo, in terra'', ergendosi a modello di vigoria fisica per le generazioni cresciute in clima fascista.
Di rilievo anche i temi trattati nella rivista internazionale “CINEMA & CIE” (International Film Studies Journal), in lingua francese, promossa dal Convegno di studi sul Cinema e dal Dipartimento di Storia e Conservazione dei Beni Culturali dell’Università di Udine. Alla sua sesta edizione, la rivista dedica una ricca monografia alle versioni multiple, il metodo cui il cinema fece ricorso a partire dagli anni '30 per superare il problema delle differenze linguistiche. Tra i saggi più interessanti, l’attenta analisi delle versioni multiple de “Il Disprezzo”, di Godard e con un'ancora giovane Brigitte Bardot, film scandalo tanto da finire censurato. Il tema, curato da Hans-Michael Bock e Simone Venturini, sarà al centro della III Magis Gradisca International Film Studies Spring School.
Il programma completo del XII Convegno e della successiva III Magis è disponibile sul sito internet www.uniud.it/udineconference/