Il 29 marzo a Pordenone sarà consegnata a Illy e Marsilio

Frammentazione fondiaria, ecco la proposta di legge per la montagna

Elaborata da Università, Cirmont,
Coldiretti e società civile

        Il dramma della frammentazione e polverizzazione fondiaria delle aree montane del Fvg e dell’Italia ha finalmente un antidoto, una proposta di legge che contiene risposte innovative e che sono il frutto di un lungo lavoro partito da Comeglians il 18 novembre del 2002 e che giungerà in porto il 29 marzo del 2005 a Pordenone quando l’elaborato, una bozza di disegno di legge, sarà consegnato al presidente della Giunta regionale Riccardo Illy e all’assessore all’agricoltura e alla montagna Enzo Marsilio. La consegna avverrà alle 18 nel centro polifunzionale dell’Università di Udine a Pordenone, in via Prasecco 3/a, che sarà collegata in video conferenza con la sede di Cirmont ad Amaro. 

        Alla consegna della proposta di legge, che sarà accompagnata da un documento di analisi elaborato dal dott. Giorgio Ferigo in rappresentanza dei Circoli culturali della Carnia, saranno presenti per l’Università di Udine il rettore Furio Honsell, la ricercatore della facoltà di Giurisprudenza Elena D’Orlando che, con la preside Mariarita D’Addezio, docente di Diritto agrario, hanno firmato la proposta e Cesare Gottardo, docente di economia e estimo rurale, il vice presidente di Cirmont (il centro di ricerca dell’Istituto nazionale per la ricerca sulla montagna) Aurelia Bubisutti, il presidente di Coldiretti del Fvg Dimitri Zbogar e il direttore Oliviero Della Picca, il sindaco di Malborghetto, Alessandro Oman. 

        Il disegno di legge è il frutto di un lavoro interdisciplinare, coordinato da Cirmont all’interno di un think tank, ovvero di un “pensatoio” per ragionare su progetti e verificare proposte concrete per un rilancio dell’agricoltura nelle zone montane della regione, istituito da Honsell e che potrebbe dare il via a un processo virtuoso di sviluppo delle aree montane del Fvg partendo dal settore primario, l’agricoltura, che significa, oltre che produzioni di prodotti agroalimentari di qualità e quindi reddito e occupazione, gestione e manutenzione del territorio e dell’ambiente, primo passo per un rilancio del turismo, settore trasversale e di fondamentale importanza in aree dove la presenza dell’industria è scarsa. Il Think tank, ora che ha elaborato una risposta giuridica al problema fondiario, potrebbe, utilizzando professionalità esterne e puntando soprattutto sulla collaborazione dei comuni e dei comprensori, elaborare progetti di sviluppo agricolo e agroalimentare.