Conferenza alla Casa dello studente

Le conseguenze dell'assotigliamento dello strato di ozono

Parla Marilena Tolazzi, docente all’ateneo udinese

        Allarme effetto serra e assottigliamento dello strato di ozono. Sono questi alcuni dei rischi più gravi che a causa delle attività umane stanno gravando sul nostro ecosistema turbando l’equilibrio dei cicli biogeochimici. Di questa problematica parlerà giovedì 14 aprile alle 15.30, la docente del corso di Ingegneria meccanica che l’ateneo udinese attiva al Consorzio universitario di Pordenone, Marilena Tolazzi nel seminario “Attività umane e cicli biogeochimici degli elementi. Diminuzione dello strato di ozono ed effetto serra” previsto nell’ambito delle attività didattiche dell’Università della terza età presso il Centro culturale “Zanussi”. 

        Ma che cos’è il ciclo biogeochimico? “Si tratta – spiega Tolazzi – di un ciclo in natura che descrive come un elemento chimico venga prelevato dai suoi depositi naturali, venga utilizzato, passando attraverso svariati composti, per poi ritornare al deposito stesso”. “Con l’assottigliamento dello strato di ozono – afferma la professoressa dell’ateneo udinese –alcune radiazioni ultraviolette generate dal sole non vengono più bloccate e si possono causare danni alla pelle, agli occhi, al sistema immunitario”. Un assottigliamento, questo, attribuito principalmente al rilascio nell’aria di prodotti chimici contenenti cloruro come i cloro-fluoro carburi ma anche di composti contenenti bromo ed ossidi di azoto. “I cloro-fluoro carburi – ammette Tolazzi – sono stati ampiamente usati nei sistemi di refrigerazione, condizionatori, aerosol, solventi”. 

        Altri non meno gravi danni del nostro secolo, sembrano dovuti all’effetto serra, collegato all’uso sempre crescente di combustibili fossili che ha portato a versare nell’atmosfera quantità di anidride carbonica maggiori di quelle che l’ambiente è in grado di fissare. “La deforestazione del pianeta (si pensi all’Amazzonia) – afferma la docente – gioca in questo un ruolo sinergico negativo. Tra gli effetti, un aumento della temperatura del pianeta. A tutt’oggi non vi è un accordo totale su questo punto tra gli scienziati che si occupano del problema, tuttavia sono stati proposti alcuni scenari che comprendono modificazioni climatiche, espansione delle aree deserte, fusione parziale dei ghiacciai, aumento del livello dei mari. Dal Congresso di Kyoto si stanno con fatica definendo accordi internazionali per la riduzione dei “gas serra””.Nel corso della conferenza verranno presentati i cicli biogeochimici più significativi, i meccanismi di formazione-distruzione dell’ozono, l’effetto serra, i rimedi adottati, le proposte del protocollo di Kyoto.