22 Aprile 2005
Appuntamento martedì 26 e mercoledì 27 aprile
Immigrazione, migrazioni e culture: dinamiche e percorsi di conoscenza
Al via il convengo internazionale all’università di Udine
Un convegno basato sul dialogo tra cittadini nativi e cittadini migranti, per abbattere le barriere comunicative che si contrappongono all’estensione dei contatti conseguente al fenomeno delle globalizzazione. E’ “Soggetti in movimento. Immigrazione e migrazioni tra cinema, letteratura, arte e società”, convegno internazionale, con dibattiti, contributi scientifici e video, organizzato, martedì 26 e mercoledì 27 aprile a palazzo Antonini in via Petracco 8 a Udine, dall’università di Udine, dal dipartimento di Lingue e letterature germaniche e romanze e dall’Associazione laureati in lingue (All). «Tra le varie finalità che “Soggetti in movimento” persegue – spiega Bernard Gallina, straordinario di letteratura francese alla facoltà di Lingue e letterature straniere dell’ateneo friulano e tra gli organizzatori del convegno – una delle principali è quella di organizzare un evento basato sulla partecipazione attiva sia del pubblico, sia degli enti, delle associazioni e dei singoli cittadini che si occupano o interessano di questioni relative all’immigrazione, al fine di rafforzare i rapporti di collaborazione e lo scambio di idee e competenze tra i vari soggetti attivi sul territorio».
Nella due giorni sarà indagata la fitta rete di rapporti che intercorrono tra il processo di “creolizzazione” delle culture locali e nazionali e di quella italiana in particolare, e il fenomeno più esteso della globalizzazione, allo scopo di comprendere le dinamiche e i contrasti generati dal confronto tra la cultura globalizzata omologante e le effervescenti “inter-culture” locali. In particolare, «attingendo alla produzione artistico-letteraria – dice Gallina – si cercherà d articolare un’analisi interdisciplinare delle grandi aree problematiche relative al “soggetto subalterno” e delle condizioni sovrapponibili di “migrante”, “nomade”, “esiliato”, eccetera». Sarà così offerta un’analisi scientifica del ruolo e del peso che queste categorie socio-culturali comunemente ritenute marginali hanno e avranno nella formulazione e nella diffusione di canoni estetici e antropologici all’interno della società e del territorio in cui viviamo.
Inoltre, “Soggetti in movimento” intende porre alla discussione l’aspetto dei processi migratori, quale quello che interessa massicci movimenti che si dispiegano dai vari Sud ad altri Sud del mondo, con la proiezione di film, dibattiti e tavole rotonde. Sarà inoltre dato spazio a linguaggi espressivi che testimoniano l’eredità culturale dei popoli indigeni, portando un messaggio di solidarietà alle minoranze linguistiche ed etniche, non solo locali, ma anche nazionali e internazionali. In questo modo si avvierà una riflessione sulla storia di due popoli, gli aborigeni e gli Ogoni del delta del Niger, vittime di soprusi e violenze, se non di veri e propri genocidi.
Martedì 26 aprile alle 15 Pietro Basso dell’università di Venezia parlerà dell’“Auto-attività e la resistenza degli immigrati”, e alle 16 la scrittrice Christiana de Caldas Brito di “Qui e là, quali confini?”. Alle 17 il regista Yassine Marroccu presenterà la visione dek cortometraggio “Gnawas”. Mercoledì 27 aprile alle 10 Chiara Romanello presenterà la visione del video “Inhuman traffic”, campagna Exit MTV Europe 2005. Alle 10.30 Maria Pia Cedolini e Fausta Gerin della CAritas di Udine tratteranno “Donne straniere e prostituzione, tra nuove schiavitù e percorsi di liberazione”. Alle 11 la sezione di Udine di Amnesty International terrà la relazione su “I rifugiati in Italia: la protezione negata”. Nel pomeriggio alle 15 Raphael d’Abdon dell’All presenterà il film “Moi, un Noir”, film di Jean Rouch, in francese sottotitolato in italiano.
Nella due giorni sarà indagata la fitta rete di rapporti che intercorrono tra il processo di “creolizzazione” delle culture locali e nazionali e di quella italiana in particolare, e il fenomeno più esteso della globalizzazione, allo scopo di comprendere le dinamiche e i contrasti generati dal confronto tra la cultura globalizzata omologante e le effervescenti “inter-culture” locali. In particolare, «attingendo alla produzione artistico-letteraria – dice Gallina – si cercherà d articolare un’analisi interdisciplinare delle grandi aree problematiche relative al “soggetto subalterno” e delle condizioni sovrapponibili di “migrante”, “nomade”, “esiliato”, eccetera». Sarà così offerta un’analisi scientifica del ruolo e del peso che queste categorie socio-culturali comunemente ritenute marginali hanno e avranno nella formulazione e nella diffusione di canoni estetici e antropologici all’interno della società e del territorio in cui viviamo.
Inoltre, “Soggetti in movimento” intende porre alla discussione l’aspetto dei processi migratori, quale quello che interessa massicci movimenti che si dispiegano dai vari Sud ad altri Sud del mondo, con la proiezione di film, dibattiti e tavole rotonde. Sarà inoltre dato spazio a linguaggi espressivi che testimoniano l’eredità culturale dei popoli indigeni, portando un messaggio di solidarietà alle minoranze linguistiche ed etniche, non solo locali, ma anche nazionali e internazionali. In questo modo si avvierà una riflessione sulla storia di due popoli, gli aborigeni e gli Ogoni del delta del Niger, vittime di soprusi e violenze, se non di veri e propri genocidi.
Martedì 26 aprile alle 15 Pietro Basso dell’università di Venezia parlerà dell’“Auto-attività e la resistenza degli immigrati”, e alle 16 la scrittrice Christiana de Caldas Brito di “Qui e là, quali confini?”. Alle 17 il regista Yassine Marroccu presenterà la visione dek cortometraggio “Gnawas”. Mercoledì 27 aprile alle 10 Chiara Romanello presenterà la visione del video “Inhuman traffic”, campagna Exit MTV Europe 2005. Alle 10.30 Maria Pia Cedolini e Fausta Gerin della CAritas di Udine tratteranno “Donne straniere e prostituzione, tra nuove schiavitù e percorsi di liberazione”. Alle 11 la sezione di Udine di Amnesty International terrà la relazione su “I rifugiati in Italia: la protezione negata”. Nel pomeriggio alle 15 Raphael d’Abdon dell’All presenterà il film “Moi, un Noir”, film di Jean Rouch, in francese sottotitolato in italiano.