22 Aprile 2005
Il 6 e 9 maggio incontri per gli studenti
delle scuole medie e i loro genitori
Orientamento: azione congiunta Università, Unindustria e Itis "Kennedy"
Per scongiurare la fuga dagli studi tecnico-scientifici
“Orientamento precoce” è la parola chiave relativa agli incontri in calendario venerdì 6 e lunedì 9 maggio alle 20, presso l’aula magna dell’istituto statale tecnico industriale “Kennedy” rivolti agli studenti che frequentano le classi seconde delle medie inferiori della provincia di Pordenone e alle loro famiglie, realizzati in stretta sinergia con l’Università di Udine e fortemente appoggiati dall’Unione industriali. “Abbiamo rilevato sia nell’ambito dell’istruzione secondaria superiore che universitaria – ha dichiarato il dirigente scolastico del “Kennedy”, Adriana Sonego – che la scelta impegnativa e coraggiosa dell’istruzione tecnico-scientifica in questi ultimi tempi ha subito una preoccupante flessione. Ecco spiegato il motivo della necessità di un orientamento precoce”.
I dati che abbiamo a disposizione sono inconfutabili: gli studenti delle scuole medie inferiori scelgono massicciamente i licei. Ma questo non è tutto. “Ciò che notiamo – ha aggiunto Sonego – è una disaffezione che riguarda gli studenti più dotati e, questo, nel tempo determinerà inevitabilmente la decadenza degli studi tecnico-scientifici. L’ipotesi pedagogica che una lunga formazione generalista possa rappresentare la base migliore per una matura scelta di tipo tecnico-scientifico all’Università è stata nel tempo contraddetta dai concreti comportamenti degli studenti che al termine del liceo, in grande maggioranza, escludono dalle proprie scelte le facoltà tecnico-scientifiche. Assume invece consistenza l’osservazione che la scelta di tipo tecnico-scientifico si avvantaggi della precocità, analogamente a quanto è da sempre noto per le abilità nello studio delle lingue o dello strumento musicale.”
“Non vorremmo perdere il contributo prezioso – ha riferito il direttore del Centro polifunzionale dell’ateneo friulano, Pier Carlo Craighero – di futuri tecnici che lavoreranno nell’industria in quanto non sono state colte in tempo le loro potenzialità, già evidenti durante la frequenza delle medie inferiori. Ed è per questo che ci vogliamo rivolgere per la prima volta come Università ai genitori di studenti delle medie che per primi si accorgono delle attitudini dei loro figli i quali, un domani, potranno concorrere al progresso tecnico-scientifico del territorio”. La Destra Tagliamento, difatti, conosce uno sviluppo industriale basato su competenze tecnico-scientifiche che se non troveranno continuità, dovranno essere ricercate altrove, ad esempio nei “cervelli” che provengono dall’oriente, sia esso vicino, cioè dall’est, che lontano, cioè dall’Asia (India, Cina, ecc.).
“In un’ottica di villaggio globale – ha puntualizzato Craighero – il tessuto produttivo pordenonese potrebbe servirsi di tecnici stranieri molto preparati e motivati e i nostri giovani perderebbero in questo modo la possibilità di distinguersi a livello dirigenziale”.“I giovani pordenonesi – si interroga il dirigente scolastico del “Kennedy” – dove andranno a realizzare, dunque, le proprie aspirazioni lavorative? A breve essi inevitabilmente dovranno pagare un orientamento errato che li ha portati a scelte che non collimano con le reali esigenze occupazionali”. Sempre sulla tematica dell’orientamento, Sonego ha voluto evidenziare il carattere statale dell’Istituto di cui è a capo, che in un prossimo futuro potrebbe continuare a coltivare le vocazioni tecnico-scientifiche come “liceo tecnologico statale” con le quattro specializzazioni già presenti (chimica, elettrotecnica, informatica, meccanica).
I dati che abbiamo a disposizione sono inconfutabili: gli studenti delle scuole medie inferiori scelgono massicciamente i licei. Ma questo non è tutto. “Ciò che notiamo – ha aggiunto Sonego – è una disaffezione che riguarda gli studenti più dotati e, questo, nel tempo determinerà inevitabilmente la decadenza degli studi tecnico-scientifici. L’ipotesi pedagogica che una lunga formazione generalista possa rappresentare la base migliore per una matura scelta di tipo tecnico-scientifico all’Università è stata nel tempo contraddetta dai concreti comportamenti degli studenti che al termine del liceo, in grande maggioranza, escludono dalle proprie scelte le facoltà tecnico-scientifiche. Assume invece consistenza l’osservazione che la scelta di tipo tecnico-scientifico si avvantaggi della precocità, analogamente a quanto è da sempre noto per le abilità nello studio delle lingue o dello strumento musicale.”
“Non vorremmo perdere il contributo prezioso – ha riferito il direttore del Centro polifunzionale dell’ateneo friulano, Pier Carlo Craighero – di futuri tecnici che lavoreranno nell’industria in quanto non sono state colte in tempo le loro potenzialità, già evidenti durante la frequenza delle medie inferiori. Ed è per questo che ci vogliamo rivolgere per la prima volta come Università ai genitori di studenti delle medie che per primi si accorgono delle attitudini dei loro figli i quali, un domani, potranno concorrere al progresso tecnico-scientifico del territorio”. La Destra Tagliamento, difatti, conosce uno sviluppo industriale basato su competenze tecnico-scientifiche che se non troveranno continuità, dovranno essere ricercate altrove, ad esempio nei “cervelli” che provengono dall’oriente, sia esso vicino, cioè dall’est, che lontano, cioè dall’Asia (India, Cina, ecc.).
“In un’ottica di villaggio globale – ha puntualizzato Craighero – il tessuto produttivo pordenonese potrebbe servirsi di tecnici stranieri molto preparati e motivati e i nostri giovani perderebbero in questo modo la possibilità di distinguersi a livello dirigenziale”.“I giovani pordenonesi – si interroga il dirigente scolastico del “Kennedy” – dove andranno a realizzare, dunque, le proprie aspirazioni lavorative? A breve essi inevitabilmente dovranno pagare un orientamento errato che li ha portati a scelte che non collimano con le reali esigenze occupazionali”. Sempre sulla tematica dell’orientamento, Sonego ha voluto evidenziare il carattere statale dell’Istituto di cui è a capo, che in un prossimo futuro potrebbe continuare a coltivare le vocazioni tecnico-scientifiche come “liceo tecnologico statale” con le quattro specializzazioni già presenti (chimica, elettrotecnica, informatica, meccanica).