Appuntamento a Scodovacca dal 5 al 27 maggio

Tecnologie, gestione, sostenibilità degli allevamenti intensivi

Ateneo, Ersa, Regione, Arpa per fornire
un quadro aggiornato alla luce delle nuove normative

        Un corso di formazione per fornire il quadro aggiornato sulle tecnologie di costruzione e sulle attrezzature per la gestione a basso impatto ambientale delle attività zootecniche, alla luce delle nuove normative che nel corso dell’anno diventeranno operative. Organizzato in quattro giornate dal 5 al 27 maggio presso la sede dell’Ersa a Villa Chiozza di Scodovacca a Cervignano del Friuli (Ud), il corso “Sostenibilità ambientale degli allevamenti intensivi”, rivolto ad agronomi, veterinari, amministratori pubblici e a tutti gli operatori del settore, accreditato dal ministero della Salute con 27 crediti Ecm, è organizzato dall’università di Udine, dalla facoltà di Medicina veterinaria dell’ateneo friulano e dal Consorzio Friuli Formazione, con il patrocinio della Direzione centrale risorse agricole, naturali, forestali e montagna della Regione FVG, e dell’Agenzia regionale per lo sviluppo rurale Ersa. 

        In particolare, il corso «è stato impostato – spiega Marco Galeotti, preside della facoltà di Medicina veterinaria dell’ateneo di Udine – per fornire a tecnici e operatori di settore gli aggiornamenti sulle tecnologie e gestione degli allevamenti intensivi per la loro sostenibilità ambientale, alla luce delle nuove normative che prevedono sensibili innovazioni strutturali e gestionali negli allevamenti zootecnici, in materia di “condizionalità”, “tutela delle aree vulnerabili”, “prevenzione e protezione integrate dell’inquinamento” e di “gestione agronomica degli effluenti di allevamento”». 

        Partendo dall’analisi delle nuove normative di settore, nella prima parte del corso si analizzeranno le novità previste per la gestione degli effluenti di allevamento a livello aziendale (stoccaggi, trattamenti aerobici e anaerobici, distribuzione) e interaziendale (depurazione e recupero energetico) necessarie per il non facile compito di adeguarsi ai più restrittivi carichi di azoto consentiti nell’utilizzo agronomico, soprattutto nelle “aree vulnerabili”. Nella seconda parte del corso verranno analizzate le innovazioni nelle tipologie costruttive nei diversi settori zootecnici già imposte con le normative sul benessere animale e quelle che a breve dovranno essere attuate, con riferimento anche alle B.a.t. (migliori tecniche disponibili) imposte dalla Cee per gli allevamenti I.p.p.c. dipendenti per l’acquisizione dell’Autorizzazione integrata ambientale, necessaria per la continuazione dell’attività. 

        Nella giornata di apertura del seminario, giovedì 5 maggio a partire dalle 9.30, interverranno il rettore dell’università di Udine, Furio Honsell, il preside della facoltà di medicina veterinaria dell’ateneo friulano, Marco Galeotti, il direttore centrale regionale delle Risorse agricole, Augusto Viola, il direttore generale dell’Ersa, Josef Parente, il direttore dell’Associazione allevatori FVG, Nicola Galluà. Nel corso della giornata verranno illustrate le innovazioni normative da parte della Direzione generale dell’agricoltura e generale dell’ambiente della Regione FVG, della Direzione dell’Ersa e dell’Arpa, nonché da qualificati tecnici della regione Veneto e delle Asl-settore sanitario regionali. 

        Nelle successive tre giornate del 13, 20 e 27 maggio verranno affrontati i temi della gestione sostenibile dei reflui zootecnici (riduzione del carico di azoto, depurazione, digestione anaerobica, compostaggio a livello aziendale e interaziendale) e dell’evoluzione della progettazione degli allevamenti bovini, suinicoli, avicoli, cunicoli e ittici alla luce delle nuove normative Ippc, benessere animale, codice di buona pratica agricola. Nelle relazioni, tenute da docenti universitari degli atenei di Firenze, Bologna, Padova e Udine, e da esperti di settore, saranno analizzate le possibilità e i limiti delle nuove tecnologie.

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