Prime dottoresse tre ragazze ventiduenni

Biotecnologie: prime lauree all'università di Udine

Corso interfacoltà per creare figure professionali innovative

        Sono le spilimberghesi Silvia Borgna ed Erica Durigon e la monfalconese Stefania Giacomello, tutte ventiduenni, le prime tre laureate del corso di laurea triennale in Biotecnologie dell’ateneo di Udine. Borgna e Durigon, del curriculum in Biotecnologie medico veterinarie, hanno discusso una tesi di laurea dedicata rispettivamente alle “Metodologie in vitro e in vivo per l’analisi del promotore di emiliana -2” e all’“Espressione, purificazione e caratterizzazione preliminare del PRD domain di Pax8 per studi strutturali”, relatore Gianluca Tell. Giacomello, del curriculum di Biotecnologie agrarie, ha dedicato il suo studio alla “Creazione di un vettore minimo e cotrasformazione di tabacco per la produzione di β-glucosidasi acida umana in seme”, relatore Stefano Marchetti. 

        Il corso di laurea triennale in biotecnologie, attivato interfacoltà con Medicina veterinaria, Agraria, Medicina e chirurgia e Scienze matematiche, fisiche e naturali, offre tre curricula di studi atti a soddisfare le specifiche esigenze professionali, in Biologia computazionale, Biotecnologie agrarie e Biotecnologie medico-veterinarie. «L’ateneo friulano – dicono il pro-rettore Maria Amalia D’Aronco, e i presidi di Veterinaria, Medicina, Agraria e Scienze, rispettivamente Marco Galeotti, Massimo Politi, Angelo Vianello e Carlo Tasso – conferma la sua originalità nell’aver ideato un corso di laurea unico a livello nazionale, perché in grado di preparare una figura professionale completa e di spicco nel mondo del lavoro, nel settore della sanità umana, animale e delle scienze agrarie, con una fortissima connotazione computazionale». 

        I laureati in Biotecnologie trovano occupazione nell’ambito di gestione tecnica ed economica delle imprese biotecnologiche, nei laboratori biomolecolari, in attività di protezione ambientale di collaborazione e di diagnostica nelle aziende sanitarie, pubbliche e private, biotecnologiche, e in attività di collaborazione e di pianificazione nella gestione delle risorse vegetali e animali. Le figure professionali preparate hanno una adeguata conoscenza di base dei sistemi biologici, interpretati in chiave molecolare, cellulare e gnomica. Gli obiettivi principali del programma di studio sono l’elevata flessibilità, una solida preparazione di base e una buona conoscenza delle tecnologie comuni impiegate in ambito biologico (computazionale).

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