11 Novembre 2005
Cinque friulani fra i primi dottori in Italia
Educazione professionale: prime lauree all'ateneo friulano
Corso interfacoltà con Medicina
e Scienze della formazione
Le udinesi Sara Cormons di 22 anni e Carolina Zanier di 23 anni; Barbara Chiapolino di 27 anni e Michele Viel di 36 anni, entrambi di Tavagnacco; Valeria Bertoni, 26 anni, di Buja, sono i primi laureati del corso di laurea in Educazione professionale dell’università di Udine. I cinque neodottori sono fra i primi in Italia. Il corso, attivato in collaborazione dalle facoltà di Medicina e chirurgia e Scienze della formazione, appartiene alle lauree professionali che abilitano alle professioni sanitarie della riabilitazione. Forma operatori che si occupano del positivo inserimento o reinserimento psico-sociale di soggetti in difficoltà.
La tesi di laurea discussa da Chiapolino ha affrontato “La reality orientation therapy nelle persone anziane con demenza”, relatore Carla Papparotto. Zanier ha invece dedicato il suo lavoro a “Adolescenti e psicostimolanti: informazioni, aspettative e percezione del rischio”, relatore Laura Perissin. Bertoni ha concentrato la sua ricerca su “Leisure skills e deterioramento cognitivo nella sindrome di Down”, relatore Daniele Fedeli. La “Borsa di inserimento lavorativo: riabilitazione, integrazione e valore sociale” è il titolo della tesi di Sara Cormons, relatore Matteo Balestrieri, mentre Michele Viel, ha studiato il “Riconoscimento della prosodia in bambini con sindromi artistiche”, relatore Franco Fabbro.
«La laurea in Educazione professionale – ha detto il rettore, Furio Honsell – qualifica e rafforza una delle missioni dell’università: essere motore di sviluppo sociale e culturale al servizio del territorio. Il corso infatti è stato realizzato grazie anche al sostegno di molti enti ed istituzioni fra i quali la Provincia e il Comune di Udine e il Consorzio universitario del Friuli. Necessita però di un maggiore aiuto da parte della Regione». I presidi delle facoltà di Medicina, Massimo Politi, e di Scienze della formazione primaria, Franco Fabbro, da parte loro, hanno sottolineato la proficua collaborazione instaurata dalle due facoltà per attivare il corso. «E’ una grande soddisfazione – ha detto il presidente del corso di laurea, Matteo Balestrieri – per chi si è impegnato nell’organizzazione didattica del corso. Premia il lavoro svolto dai docenti e tutor che si sono impegnati per garantire il livello di qualità necessario per lo svolgimento di questa professione».
I laureati in Educazione professionale svolgono attività dirette alla prevenzione, alla cura, alla riabilitazione e a procedure di valutazione funzionale, attuando progetti educativi e riabilitativi volti a uno sviluppo equilibrato della personalità e al pieno recupero alla vita quotidiana. Il corso collabora con numerose strutture del territorio nelle aree dell’handicap, della salute mentale, della tossicodipendenza, della sofferenza del giovane così come dell’anziano. La laurea è ad accesso programmato, nel 2005 i posti disponibili erano 50.
La tesi di laurea discussa da Chiapolino ha affrontato “La reality orientation therapy nelle persone anziane con demenza”, relatore Carla Papparotto. Zanier ha invece dedicato il suo lavoro a “Adolescenti e psicostimolanti: informazioni, aspettative e percezione del rischio”, relatore Laura Perissin. Bertoni ha concentrato la sua ricerca su “Leisure skills e deterioramento cognitivo nella sindrome di Down”, relatore Daniele Fedeli. La “Borsa di inserimento lavorativo: riabilitazione, integrazione e valore sociale” è il titolo della tesi di Sara Cormons, relatore Matteo Balestrieri, mentre Michele Viel, ha studiato il “Riconoscimento della prosodia in bambini con sindromi artistiche”, relatore Franco Fabbro.
«La laurea in Educazione professionale – ha detto il rettore, Furio Honsell – qualifica e rafforza una delle missioni dell’università: essere motore di sviluppo sociale e culturale al servizio del territorio. Il corso infatti è stato realizzato grazie anche al sostegno di molti enti ed istituzioni fra i quali la Provincia e il Comune di Udine e il Consorzio universitario del Friuli. Necessita però di un maggiore aiuto da parte della Regione». I presidi delle facoltà di Medicina, Massimo Politi, e di Scienze della formazione primaria, Franco Fabbro, da parte loro, hanno sottolineato la proficua collaborazione instaurata dalle due facoltà per attivare il corso. «E’ una grande soddisfazione – ha detto il presidente del corso di laurea, Matteo Balestrieri – per chi si è impegnato nell’organizzazione didattica del corso. Premia il lavoro svolto dai docenti e tutor che si sono impegnati per garantire il livello di qualità necessario per lo svolgimento di questa professione».
I laureati in Educazione professionale svolgono attività dirette alla prevenzione, alla cura, alla riabilitazione e a procedure di valutazione funzionale, attuando progetti educativi e riabilitativi volti a uno sviluppo equilibrato della personalità e al pieno recupero alla vita quotidiana. Il corso collabora con numerose strutture del territorio nelle aree dell’handicap, della salute mentale, della tossicodipendenza, della sofferenza del giovane così come dell’anziano. La laurea è ad accesso programmato, nel 2005 i posti disponibili erano 50.