21 Dicembre 2005
Laureato honoris causa in Scienze e tecnologie alimentari
Ernesto Illy, imprenditore e scienziato
Honsell: «Con la sua impresa
ha concepito un nuovo umanesimo»
Ogni giorno cinque milioni di persone in oltre cento paesi bevono una tazza del suo caffè. Imprenditore e scienziato, animato da una forte tensione etica, Ernesto Illy, puntando fin dall’inizio sulla qualità ha sviluppato e innovato la piccola azienda triestina di torrefazione ereditata dal padre trasformandola in pochi decenni in uno dei più importanti gruppi mondiali nel settore del caffè. «La scienza fornisce gli strumenti per andare avanti, ma è l’etica la bussola che ci dice come» ha sottolineato il presidente onorario di Illycaffè, laureato honoris causa in Scienze e tecnologie alimentari dall’università di Udine, perché «rappresenta un chiaro esempio di imprenditore che ha pienamente compreso l’importanza e il ruolo cruciale della ricerca scientifica quale strumento essenziale per far progredire un’attività economico-produttiva verso obiettivi di qualità». Il rettore, Furio Honsell, ha ricordato come «Illy con la sua impresa ha concepito un nuovo umanesimo. Nessuno meglio di lui ha dimostrato un grandissimo amore per la conoscenza, riuscendo a tradurla in valore economico e non in semplice profitto».
Partendo dal suo mestiere, «produrre il miglior caffè espresso possibile: cinquanta chicchi che danno origine a una piccola tazzina nella quale si riassume l’amorevole lavoro di moltissime persone in un percorso di 114 tappe», è stato lo stesso Illy, poi, a ribadire la sua strategia, «offrire prodotti capaci di generare emozioni indimenticabili», e il segreto del suo caffè di successo, «un’unica miscela di qualità eccezionale e un’unica marca». Nella sua lezione magistrale Illy ha spronato l’industria alimentare italiana: «a produrre degli alimenti caratterizzati da aromi e sapori superiori e tipici». Nel futuro, infatti, secondo il neo dottore magistrale, dovrà «diventare sempre più capace di soddisfare i consumatori sofisticati e disposti a riconoscere ai prodotti eccellenti il differenziale di prezzo su cui si fonderà la nostra capacità di competere a livello globale».
Studioso dei più svariati aspetti del caffè, agronomici, biologici, tecnologici, per giungere fino a quelli collegati alla salute umana, Ernesto Illy tutto ciò lo inserisce in un contesto più ampio che ha nella conoscenza delle dinamiche dell’evoluzione biologica e sociale il suo presupposto. La straordinaria curiosità scientifica e la vasta cultura di Ernesto Illy sono state sottolineate dal preside della facoltà di Agraria, Angelo Vianello: «Quando lo si incontra nel suo studio – ha raccontato il professore – si ha la netta sensazione di parlare con uno studioso prima ancora che con un imprenditore di successo». Anticipatore della ricerca della qualità in tutte le fasi del processo produttivo, convinto sostenitore della libera concorrenza senza “trucchi” quale presupposto essenziale per il progresso di una società libera e democratica, ma anche del ruolo della “cooperatività”, Illy «ha sempre riconosciuto il valore della vita in tutte le sue manifestazioni – ha ribadito Vianello –. Forse anche per questo, e non a caso, la Illycaffè aderisce all’organizzazione per il commercio equo e solidale».
«Ernesto Illy ha avuto il grande merito di aver capito con molto anticipo che la comprensione degli effetti della tazza di caffè sull’organismo – ha spiegato nella sua laudatio, Maria Cristina Nicoli, professore straordinario di Tecnologie alimentari – poteva essere affrontato solo mediante una visione integrata del “sistema caffè”, attraverso un approccio dai forti connotati interdisciplinari». Nella funzione Ricerca&sviluppo della sua azienda, infatti, lavorano insieme agronomi, chimici, biochimici, biologi, ingegneri, tecnologi alimentari, informatici e statistici. «Un team di competenze diversificate e complementari – ha sottolineato la Vicoli – che rappresenta il sogno di ogni ricercatore». Illy è infatti considerato uno dei padri della “Coffee science” tanto che la sua azienda è dotata di un laboratorio di ricerca all’avanguardia che collabora con prestigiose istituzioni scientifiche tra cui il dipartimento di Scienze degli alimenti dell’ateneo friulano.
Partendo dal suo mestiere, «produrre il miglior caffè espresso possibile: cinquanta chicchi che danno origine a una piccola tazzina nella quale si riassume l’amorevole lavoro di moltissime persone in un percorso di 114 tappe», è stato lo stesso Illy, poi, a ribadire la sua strategia, «offrire prodotti capaci di generare emozioni indimenticabili», e il segreto del suo caffè di successo, «un’unica miscela di qualità eccezionale e un’unica marca». Nella sua lezione magistrale Illy ha spronato l’industria alimentare italiana: «a produrre degli alimenti caratterizzati da aromi e sapori superiori e tipici». Nel futuro, infatti, secondo il neo dottore magistrale, dovrà «diventare sempre più capace di soddisfare i consumatori sofisticati e disposti a riconoscere ai prodotti eccellenti il differenziale di prezzo su cui si fonderà la nostra capacità di competere a livello globale».
Studioso dei più svariati aspetti del caffè, agronomici, biologici, tecnologici, per giungere fino a quelli collegati alla salute umana, Ernesto Illy tutto ciò lo inserisce in un contesto più ampio che ha nella conoscenza delle dinamiche dell’evoluzione biologica e sociale il suo presupposto. La straordinaria curiosità scientifica e la vasta cultura di Ernesto Illy sono state sottolineate dal preside della facoltà di Agraria, Angelo Vianello: «Quando lo si incontra nel suo studio – ha raccontato il professore – si ha la netta sensazione di parlare con uno studioso prima ancora che con un imprenditore di successo». Anticipatore della ricerca della qualità in tutte le fasi del processo produttivo, convinto sostenitore della libera concorrenza senza “trucchi” quale presupposto essenziale per il progresso di una società libera e democratica, ma anche del ruolo della “cooperatività”, Illy «ha sempre riconosciuto il valore della vita in tutte le sue manifestazioni – ha ribadito Vianello –. Forse anche per questo, e non a caso, la Illycaffè aderisce all’organizzazione per il commercio equo e solidale».
«Ernesto Illy ha avuto il grande merito di aver capito con molto anticipo che la comprensione degli effetti della tazza di caffè sull’organismo – ha spiegato nella sua laudatio, Maria Cristina Nicoli, professore straordinario di Tecnologie alimentari – poteva essere affrontato solo mediante una visione integrata del “sistema caffè”, attraverso un approccio dai forti connotati interdisciplinari». Nella funzione Ricerca&sviluppo della sua azienda, infatti, lavorano insieme agronomi, chimici, biochimici, biologi, ingegneri, tecnologi alimentari, informatici e statistici. «Un team di competenze diversificate e complementari – ha sottolineato la Vicoli – che rappresenta il sogno di ogni ricercatore». Illy è infatti considerato uno dei padri della “Coffee science” tanto che la sua azienda è dotata di un laboratorio di ricerca all’avanguardia che collabora con prestigiose istituzioni scientifiche tra cui il dipartimento di Scienze degli alimenti dell’ateneo friulano.