Convegno venerdì 12 maggio alle 14.40 in sala Tomadini

Firma elettronica e processo civile

Giuristi a confronto sull’utilizzo
delle nuove tecnologie

        Analizzare la recente normativa sulla firma elettronica e, più in generale, sul documento informatico dopo l’entrata in vigore della riforma del processo civile il 1° marzo 2006. È questo l’obiettivo del convegno “Documento elettronico, firma digitale e nuovo processo civile”, organizzato dalla facoltà di Giurisprudenza e dal dipartimento di Scienze giuridiche dell’università di Udine, che si terrà venerdì 12 maggio, con inizio alle 14.40, nella sala Tomadini, in via Tomadini 30, a Udine. Apriranno i lavori gli interventi del rettore, Furio Honsell; del prefetto di Udine, Camillo Andreana; del preside della facoltà di Giurisprudenza, Mariarita D’Addezio; del direttore del dipartimento di Scienze giuridiche, Marina Brollo, e del presidente della Camera di commercio di Udine, Adalberto Valduga. 

        Il convegno, presieduto da Vincenzo Zeno-Zencovich dell’università di Roma Tre, sarà introdotto dai docenti dell’ateneo friulano, Alfredo Antonini, ordinario di Diritto dei trasporti, ed Enzo Fogliani, docente di Informatica giuridica. Durante la prima sessione Remo Tabanelli, della Isoc Italia, illustrerà gli “Aspetti tecnici del documento informatico e della firma elettronica”; Andrea Sirotti Gaudenti, dell’università di Padova, parlerà delle “Firme elettroniche: disciplina giuridica e norme tecniche”, e David D’Agostini, avvocato del foro di Udine, terrà una relazione su “Documento elettronico e aspetti probatori”. Nella seconda parte, Gea Arcella, notaio in Pordenone, si soffermerà sulle “Scritture contabili in forma informatica e giudizio monitorio”; Franco Zumerle, avvocato del foro di Verona, spiegherà “L’uso delle nuove tecnologie nel processo civile”, mentre Dario Obizzi, avvocato del foro di Gorizia, parlerà del “Sistema Polisweb nei rapporti con le cancellerie”. L’Insiel, inoltre, presenterà un progetto di informatizzazione del processo penale che sta realizzando per conto del ministero della Giustizia. 

        «Il nuovo processo civile consente un ampio uso degli strumenti informatici che, in prospettiva, costituiranno un mezzo fondamentale per l’attività processuale di parti e magistrati», spiega Enzo Fogliani, docente di Informatica giuridica presso l’ateneo friulano. «Le norme su firma digitale e documento informatico – aggiunge Alfredo Antonini, ordinario di Diritto dei trasporti all’università di Udine – prefigurano nuove modalità di formazione della prova e di documentazione del processo che avranno un notevole impatto nel processo civile».