Convegno venerdì 7 luglio alle 9.30 a Palazzo Antonini

Il miglioramento genetico della vite: tradizione e innovazione

Resistenza e qualità delle uve senza ricorrere agli antiparassitari

        Unire alla resistenza delle colture un’alta qualità delle uve e dei vini evitando il ricorso ai trattamenti antiparassitari, rischiosi per l’ambiente e per la salute degli agricoltori. A questo punta il miglioramento genetico della vite e i recenti progressi degli studi nel settore fanno intravedere una maggiore possibilità di selezionare varietà di buona qualità e resistenti allo stesso tempo. I risultati di queste ricerche saranno illustrati nel corso del convegno “Il miglioramento genetico della vite: tradizione e innovazione”, organizzato dall’Azienda agraria universitaria “Antonio Servadei” e dal Centro di ricerca e innovazione tecnologica in agricoltura (Crita) dell’ateneo di Udine, che si terrà venerdì 7 luglio, alle 9.30, nella sala Convegni di Palazzo Antonini, in via Petracco 8, a Udine. Il convegno è rivolto, in particolare, a produttori vitivinicoli, tecnici di consorzi ed enti che operano sul territorio a favore della viticoltura regionale.
 
        I lavori saranno aperti dai saluti del rettore, Furio Honsell, del presidente del comitato scientifico del Crita, Angelo Vianello, e del presidente della Federazione delle Banche di credito cooperativo del Friuli Venezia Giulia, Italo Del Negro, che, oltre a essere presente al convegno come sponsor, sostiene lo studio del professor Raffaelle Testolin finalizzato alla realizzazione del sequenziamento del genoma della vite con importanti ricadute per i vivaisti e il settore vitivinicolo e un fondo per finanziare le nuove aziende che nasceranno dall’incubatore d’impresa Technoseed. Le Bcc, del resto, hanno un rapporto storico e consolidato con il mondo agricolo testimoniato pure da un recente monitoraggio condotto dall’Istituto di ricerche economiche e sociali (Ires) su un campione di 200 giovani agricoltori della regione che ha evidenziato come il 60% di essi consideri le Banche di credito cooperativo il partner finanziario di riferimento ideale.
 
        Il convegno proseguirà con gli interventi di Gabriele Di Gaspero, ricercatore del dipartimento di Scienze agrarie dell’ateneo friulano, che parlerà del “Miglioramento genetico della vite: recenti risultati”; di Bruce Reisch, della Cornell University (Usa), che terrà una relazione dal titolo “What’s new in grapevine breeding in the world”, e di Michele Morgante, ordinario di Genetica all’università di Udine, che spiegherà “Perché sequenziare il genoma della vite”.
 
 
        Da anni l’Università di Udine è all’avanguardia nelle ricerche sul genoma della vite. Sono stati proprio i genetisti dell’ateneo friulano infatti a realizzare la prima mappa fisica del genoma della vite e a scoprire i geni che danno il colore rosso al vino. I ricercatori udinesi sono inoltre coinvolti nel progetto italo-francese di sequenziamento completo del DNA della vite insieme ad altri 12 tra atenei ed enti di ricerca italiani e il Centro di ricerca agricola del ministero per le Politiche agricole e forestali. Per ulteriori informazioni: http://aziendagraria.uniud.it/eventi/Genoma.
 

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