Nell’identikit i motivi che inducono a continuare gli studi

Matricole, l'ateneo di Udine attrae studenti da 17 regioni italiane

L’Università friulana piace soprattutto a siciliani e trevigiani

        Provengono da 17 regioni italiane le matricole dell’università di Udine che, in particolare, attrae i giovani siciliani e, in generale, gli studenti del Sud. Nella classifica della provenienza delle matricole dell’anno accademico 2005-2006, infatti, dopo il Friuli Venezia Giulia e il Veneto che, come è ovvio, costituiscono per oltre il 95% il bacino di provenienza dei nuovi iscritti, si trovano le regioni del Sud, in primis la Sicilia (1,13%). Buono anche il numero dei ragazzi stranieri. Dal punto di vista della provincia di provenienza, invece, al terzo posto, dopo Udine e Pordenone, si piazza Treviso con il 9,65% delle matricole. E all’ateneo friulano arrivano più studenti da Venezia (4,52%) e da Belluno (2,83%) che non da Trieste (0,83%). I risultati emergono dal questionario compilato da 2.652 delle 3.363 matricole che si sono iscritte per la prima volta all’università di Udine nel 2005-2006. L’indagine è stata condotta dal Centro sviluppo e valutazione dell’ateneo e i risultati sono stati divulgati all’avvio della nuova campagna immatricolazioni per l’anno accademico 2006-2007: gli sportelli della segreteria studenti si sono aperti il 13 luglio e i ragazzi avranno tempo per iscriversi fino al prossimo 6 novembre.
 
        Chi sono le matricole dell’ateneo friulano? Oltre la metà, com’è ovvio, hanno 18 o 19 anni, anche se sono in aumento gli iscritti dai 20 ai 23 anni e si attestano all’8,11% le matricole che hanno dai 24 ai 30 anni e al 6,79% gli over 30. Gli studenti che hanno conseguito la maturità in un istituto tecnico sono il 38,3% del totale, mentre è cresciuto rispetto allo scorso anno accademico il numero degli immatricolati provenienti dai licei scientifici (dal 25,4 al 28,5% circa). I diplomati negli istituti tecnici preferiscono le facoltà di Economia e Scienze, mentre quelli del liceo scientifico scelgono corsi interfacoltà. Agraria e Veterinaria sono invece le facoltà in cui c’è la maggiore percentuale presenza di studenti provenienti dagli istituti professionali, mentre una buona parte degli immatricolati a Giurisprudenza proviene dal liceo classico. Ingegneria è la facoltà con dove gli immatricolati hanno un voto di maturità compreso tra 91 e 100, seguita dai corsi interfacoltà e da Lingue. A livello di Ateneo il 22,1% delle matricole ha ottenuto un voto alto.
 
        Quali i motivi dell’iscrizione all’università? Oltre il 60% ha manifestato un deciso convincimento nella scelta di iscriversi all’università e il 14% circa si è immatricolato pur continuando a lavorare. Ciò che maggiormente ha convinto gli indecisi sono state le informazioni acquisite autonomamente, il cui peso si è rivelato ben maggiore del consiglio di genitori o amici. Il 54,9% ha intrapreso gli studi universitari per conoscere uno specifico settore di interesse, mentre un altro motivo importante nella scelta è la prospettiva di un lavoro futuro: il 32,4% ritiene che con la laurea sia più facile trovare lavoro, mentre il 29,3% si è iscritto nell’intenzione di svolgere un’attività per la quale è necessaria la laurea e il 14,5%, che già lavora, intende, per mezzo della laurea, migliorare l’attuale occupazione. Il 25,6% degli immatricolati ha ritenuto di proseguire gli studi dopo la maturità perché ha sempre avuto “buoni risultati a scuola”.
 
        I motivi cambiano a seconda dell’età. La motivazione di maggior peso, il desiderio di conoscere un preciso settore d’interesse, sembra essere indipendente dall’età. Motivazioni caratterizzanti i ragazzi di 18 e 19 anni sono i buoni risultati sempre avuti a scuola e la convinzione di una maggiore facilità nel trovare lavoro. Al contrario, la volontà di cambiare o migliorare l’attuale occupazione riguarda maggiormente gli immatricolati over 30 e quelli di età compresa tra i 24 e i 30 anni. La necessità di una laurea in funzione dell’attività che si intende svolgere è una motivazione percepita come piuttosto importante a tutte le età, ma soprattutto tra gli immatricolati appena usciti dalle scuole superiori.
 
        Perché è stata scelta Udine? Nella scelta dell’università alla quale immatricolarsi, il 75% di chi ha compilato il questionario era determinato nel voler studiare a Udine. Il 56,7% ha optato per Udine perché vicina a casa, il 32,7% per la presenza, nell’offerta formativa, di un corso di laurea che lo interessava particolarmente e il 25% anche grazie alla fama di università seria acquisita nel corso del tempo. Un certo peso è ascrivibile pure al cosiddetto “passaparola”, ovvero ai consigli di persone già iscritte all’ateneo friulano, o che l’hanno frequentato in passato.
 
        Ma come avviene la scelta di un corso di laurea rispetto ad un altro? Nel 76% dei casi un motivo di scelta è stato il particolare interesse o la predisposizione verso determinate discipline. A Lettere la percentuale degli immatricolati che ha dato questa risposta si spinge addirittura al 90,7%. Il fattore “prospettiva di lavoro” ha una sua incidenza di rilievo, dato che il 32,8% ritiene che il corso di laurea possa giovare, un domani, alla ricerca di un impiego. La scelta di Economia è legata in buona misura anche alla prospettiva di trovare lavoro, motivazione che esercita un certo richiamo in molte facoltà, e che si mostra invece piuttosto debole a Lettere e a Veterinaria. La speranza di fare carriera è inseguita per lo più dagli immatricolati a Giurisprudenza, mentre la decisione di iscriversi ai corsi di laurea interfacoltà, come Biotecnologie, è dipesa in buona misura anche dall’opportunità di fare tirocinio sul campo. Quest’ultima ragione di scelta ha influito anche nelle immatricolazioni a Medicina e Scienze della Formazione.
 

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