Riproposta dall'Università di Udine anche quest’anno la ricerca sui siti politici, sia italiani che esteri.
La lega sbadata sugli aggiornamenti:crede ancora di essere al Governo

Politica sul web: fiorisce solo la Margherita

In generale si registra uno sforzo per migliorare l’aspetto interattivo, in modo da coinvolgere
sempre di più il cittadino/elettore. Scarsa invece l’accessibilità

Salta all'occhio. I redattori del sito della Lega Nord non si sono accorti che il movimento di Umberto Bossi non è più al Governo. Sul sito www.leganord.org c'è ancora l'ingombrante presenza nella sezione Partecipa di un link denominato “La Lega al Governo”. Ma come si sa il Governo è ora di centrosinistra. La Margherita si “laurea” come miglior sito italiano tra quelli politici. Hanno una tv sul web Ds e Sdi, una radio Radicali, Forza Italia, Verdi e Lega. Usano interattività via sms An e Forza Italia. Hanno persino un gioco i Verdi. E sono diventati accessibili oltre Forza Italia, Lega Nord (solo in parte) Ds, Repubblicani Europei e Rifondazione Comunista.

Prosegue il lavoro di monitoraggio dei siti politici coordinato dal Professor Francesco Pira, docente di Teorie e Tecniche delle Relazioni Pubbliche, di Comunicazione Pubblica e Sociale dell'Università di Udine e svolto con la collaborazione degli studenti del Corso di Laurea Specialistica in Relazioni Pubbliche delle Istituzioni. Anche quest’anno, oltre ai siti dei partiti politici italiani, sono stati analizzati i siti dei politici di spicco del panorama inglese e americano. “Per dare continuità al lavoro, a livello metodologico – spiega il Coordinatore del Monitoraggio Prof. Francesco Pira - sono stati mantenuti gli stessi parametri di analisi degli anni precedenti, ovvero l’aspetto grafico, l’usabilità, i contenuti e la comunicazione interattiva. Particolare attenzione è stata riservata al criterio dell’usabilità, che valuta la facilità di navigazione e l’accessibilità. Si è, inoltre, analizzato a fondo l’aspetto interattivo che non può più essere ignorato, visto il continuo sviluppo delle tecnologie e delle potenzialità del web.

Da ricordare che l’analisi si è svolta in un momento particolarmente delicato per la politica italiana, ossia alla vigilia di tre importanti consultazioni elettorali, quali le elezioni politiche, amministrative e il referendum sulla Costituzione”. L’obiettivo della ricerca è stato quello di individuare eventuali miglioramenti nei siti, come frutto della consapevolezza del potere di questo mezzo di comunicazione, in un contesto in cui sale il numero degli elettori indecisi. In generale il panorama non presenta grandi variazioni, rimane alta la qualità dei siti di DS, Margherita, Ulivo, Forza Italia, UDC. Migliorano Italia dei Valori, Comunisti Italiani e Alleanza Popolare UDEUR, nonostante non abbiano ancora adeguato i loro siti ai parametri di accessibilità. Per quanto riguarda i due siti dedicati all’elettorato giovanile, ossia Forza Italia Giovani e Sinistra Giovanile, pur non essendo accessibili, si presentano molto accurati a livello di contenuti. Forza Italia Giovani, in particolare, ha creato un buon sistema di interazione con gli utenti, che hanno anche la possibilità di personalizzare il proprio Pc.

Nell’area di centro-destra, Alleanza Nazionale si distingue per la chiarezza dei contenuti, mentre MSI non raggiunge un giudizio complessivo sufficiente, a causa di lacune soprattutto in materia di usabilità e comunicazione interattiva. Per quanto riguarda i siti personali dei singoli candidati politici italiani, bisogna sottolineare l’eccellenza del sito di Antonio Palmieri, che mantiene il massimo dei voti in tutte le voci. Peccato per il sito di Riccardo Illy che, dopo aver vinto il premio speciale di “Italia Web Awards 2004”, è stato trascurato e non più aggiornato. I siti dei candidati esteri, Bush, Carry e Buck, si mantengono su un livello medio, mentre il sito di Kennedy è temporaneamente sospeso. “Dall’analisi emerge – ha concluso Pira - uno sforzo generale al miglioramento dei propri siti, anche se c’è ancora margine di sviluppo, soprattutto in termini di interattività e accessibilità.

 Internet ancora non rappresenta, come in altri paesi europei o negli Stati Uniti, uno strumento di dialogo costante con i cittadini/elettori. Ma viene parzialmente sfruttato ed anche alcune buone idee vengono abbandonate senza che i visitatori abituali siano informati. Allo stesso tempo la necessità di velocizzare le comunicazioni sia con i propri iscritti sia la volontà di fidelizzare nuovi simpatizzanti impone un cambio di rotta nei contenuti che soltanto alcuni partiti hanno fatto con modesti investimenti in termini di professionalità e infrastrutture. Speriamo nel 2007 di registrare una vera, forte e costante interattività tra partiti e cittadini/elettori attraverso il web che rappresenta uno strumento forte di democrazia e pluralismo”. La sintesi e la ricerca completa è scaricabile dal sito www.francescopira.it.

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