Ancora on line il sito degli italiani all'estero varato da Tremaglia. Difficoltà di navigazione per il sito delle Infrastrutture. Chiuso per lavori (fino a quando?) quello delle pari opportunità. Problemi per i Beni Culturali. Bene Governo, Camera, Senato, Polizia, Carabinieri, Sanità, Ambiente, Funzione Pubblica e Università. Dalla ricerca emerge scarsa attitudine dei nostri portali a tradurre i contenuti nelle lingue straniere utili

L'Italia vince ai rigori per l'accessibilità, cartellino giallo per le lingue

Il lavoro non è stato facilitato dagli spacchettamenti dei ministeri. Ci sono eccellenze ma anche
delle carenze inspiegabili. La comunicazione interattiva comunque migliora

Navigando in rete non si capisce. Esiste ancora un Ministero degli Italiani all'Estero? Sembra di si dal sito internet, ma il Ministro è Mirko Tremaglia, che faceva parte del Governo Berlusconi. Il Vice Ministro degli Esteri, con delega per gli italiani all'estero, Franco Danieli, non appare, anzi forse magari qualcuno non lo ha avvertito che esiste un sito. E l'ex pm di Mani Pulite, Antonio Di Pietro, che ha un sito politico personale e del suo Movimento di tutto rispetto, ancora forse non ha avuto il tempo di mettere mano su quello del Ministero delle Infrastrutture che ha notevoli carenze e difficoltà di navigazione. Aumenta il numero dei siti istituzionali accessibili, come peraltro prevede una legge dello Stato. Sono passati dai 13 del 2005 ai 15 del 2006. Maglia nera anche per il Vice Premier Rutelli che non ha reso accessibile il sito del Ministero dei Beni Culturali, che ha però un servizio per i no vedenti in via sperimentale “Ascolta il sito”.

Bene i soliti noti: Governo, Camera, Senato, Polizia, Carabinieri, Sanità, Ambiente, Funzione Pubblica e Università. Anche quest'anno un gruppo di lavoro dell’Università di Udine, coordinati dal Prof. Francesco Pira, docente di comunicazione pubblica e sociale e di relazioni pubbliche, propone l’analisi dei portali istituzionali italiani ed europei. L’ottavo appuntamento con il monitoraggio dei siti web istituzionali risente, nel caso italiano, del recente cambio di legislatura e dell’entrata in vigore della Legge Stanca in materia di accessibilità. Alcuni siti non risultano pertanto consultabili nella loro interezza, mentre l’accesso al portale del Ministero delle Pari Opportunità non è al momento disponibile. L’analisi complessiva conferma la buona qualità dei siti italiani già giudicati positivamente nella precedente edizione. Migliora l’interattività del Ministero dell’Economia e delle Finanze, della Funzione Pubblica e degli Affari Esteri.

L’accessibilità, come previsto dalla legge, è stata rilevata in tutti i portali nazionali. Da annotare l’implementazione al riguardo nei siti del Senato, del Ministero dell’Economia e delle Finanze, mentre il Ministero dell’Ambiente ha progettato un nuovo portale. “Alziamo cartellino giallo per la mancanza – sottolinea il coordinatore della ricerca Prof. Francesco Pira - della versione in almeno una lingua straniera nella maggior parte dei siti analizzati. Questa lacuna è particolarmente sentita se consideriamo la composizione sempre più multietnica della popolazione. Spiccano, in direzione opposta, la Camera che offre la traduzione in cinque lingue tra cui anche l’arabo, ed il portale dei Carabinieri accessibile in inglese, francese, tedesco e spagnolo, il Ministero della Giustizia consultabile in lingua inglese e francese ed il Ministero dell’Università e della Ricerca che ha attivato tre apposite sezioni in inglese, spagnolo e cinese per gli studenti internazionali”.

Sempre secondo il Coordinatore della Ricerca :” il nostro lavoro - conclude Pira - non è stato facilitato dagli spacchettamenti dei ministeri. Ci sono eccellenze ma anche delle carenze inspiegabili. La comunicazione interattiva comunque migliora”. La Commissione Europea on-line mantiene uno standard molto alto soprattutto in materia di interattività. È consultabile in undici lingue, una aggiuntiva rispetto al 2005, nonostante le lingue ufficiali attualmente siano venti. Pesa la non accessibilità ai diversamente abili per le pagine direttamente dipendenti dalla Commissione Europea, soprattutto perché la stessa è promotrice di uno sviluppo in tal senso è comunque consultabile nella versione solo testo. Per ciò che concerne i portali dei governi esteri il sito del governo spagnolo e di quello francese diventano accessibili. Tutti i siti presi in esame risultano avere strumenti appositi per facilitare la navigazione a persone diversamente abili: versioni solo testo, dimensione del carattere, ascolta il sito. Si conferma esemplare il caso del governo inglese che globalmente raggiunge l’eccellenza.  La sintesi e la ricerca completa è scaricabile dal sito www.francescopira.it.

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