Dal 14 al 16 settembre convegno a Udine

Nazione e identità, dibattito in Ateneo

Il ruolo dei flussi migratori verso le Americhe
e di quelli contemporanei di ritorno

Un dibattito aperto a studiosi, docenti e studenti, sui temi di nazione e identità, affrontati con criteri multidisciplinari, mirato a focalizzare, in particolare, il mondo latinoamericano da diverse angolazioni, per consentire una visione globale di un Continente che rimane, per molti aspetti, ancora poco conosciuto e non adeguatamente considerato. È quanto propone la tre giorni del convegno “Nazioni e identità plurime. Storia, letteratura, iconografia, legislazione, scienze dell’ambiente” che si terrà a Udine da giovedì 14 a sabato 16 settembre, con apertura dei lavori alle 9.30 nella sala convegni di palazzo Antonini in via Petracco 8. L’iniziativa, che vuol essere una risposta articolata e convincente del formarsi di una cultura latinoamericana e delle giovani nazioni tramite un apporto molteplice, è organizzata da Mario Sartor, ordinario di storia dell’arte moderna all’ateneo di Udine, dal dipartimento di Storia e tutela dei beni culturali dell’università friulana e dal Centro internazionale alti studi latino-americani (Ciasla) che ha sede presso lo stesso ateneo. Parteciperanno un centinaio tra studiosi, operatori culturali e studenti. 

        I principali temi di discussione riguarderanno il formarsi delle nuove nazioni nel XIX secolo, il divenire di una concezione di Stato, il formarsi di una letteratura e di un’arte riconoscibili come nazionali o regionali, e non saranno tralasciati gli aspetti giuridici e legislativi e le trasformazioni ambientali provocate dal predominare di determinate colture con i conseguenti assetti agroalimentari. «Comprendere l’apporto culturale del lungo flusso migratorio italiano in America – sottolinea Sartor -, determinante per la popolazione e lo sviluppo di vaste aree geografiche, può servire non solo a dare una informazione più completa, ma anche una più ampia conoscenza di un’area geopolitica spesso nota attraverso gli stereotipi». 

        Verranno sottolineati, nel corso del convegno, anche i princìpi identitari, sia dal punto di vista della narrativa letteraria, sia da quello della narrativa visuale. «Il formarsi di una iconografia della nazione – dice Sartor -, attraverso elementi simbolici, emblemi, bandiere, riferimenti geografici, che riconducevano ad una specificità storica, ed elementi individuanti, come i ritratti dei padri della patria, dei condottieri, eroi e martiri, è un processo che va discusso e interpretato adeguatamente per condurre alla comprensione del presente, tanto sotto il profilo dello sviluppo delle arti e della letteratura, quanto sotto quello economico e politico».

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