Due convegni dal 20 al 23 settembre a Udine e Clodig

Friuli, centro internazionale degli studi slavistici

Si riuniscono i maggiori studiosi mondiali
di lingue e culture slave

        Il ruolo del mondo slavo nel contesto europeo, la presenza delle minoranze slave nei Paesi non slavi e delle minoranze linguistiche nei Paesi slavi sono argomenti tuttora cruciali per la cultura e la società europea. Temi che saranno affrontati nel corso di due incontri dedicati a “Gli studi slavistici oggi in Italia e nel mondo”: il IV Congresso italiano di slavistica, in programma da mercoledì 20 a sabato 23 settembre nella sala convegni di Palazzo Antonini, in via Petracco 8, a Udine, e il workshop del Comitato internazionale degli slavisti (MKS), che si terrà venerdì 22 settembre nella sala Atti di Palazzo Antonini e sabato 23 a Clodig di Grimacco. Ai convegni, organizzati dal dipartimento di Lingue e civiltà dell’Europa centro-orientale dell’Università di Udine in collaborazione con l’Associazione italiana degli slavisti, parteciperanno un’ottantina fra i maggiori slavisti del mondo provenienti da una ventina di università di europee e nordamericane. 

        «La scelta di Udine e del Friuli Venezia Giulia per questi convegni – spiega il direttore del dipartimento di Lingue e civiltà dell’Europa centro-orientale, Giorgio Ziffer – è particolarmente significativa perché sottolinea la specificità di questa regione di frontiera, così strettamente legata al mondo slavo e alla Mitteleuropa, e il carattere innovativo dell’Università di Udine che già da alcuni anni è diventato uno dei maggiori centri della slavistica italiana. Non a caso, il Comitato internazionale degli slavisti ha scelto proprio l’ateneo friulano per tenere un suo incontro al di fuori di un Paese slavo». 

        Il IV Congresso italiano di slavistica (Ais) inizierà mercoledì 20 settembre alle 16.30 nella sala convegni di Palazzo Antonini, in via Petracco 8, a Udine. Sono previsti gli interventi di saluto del prorettore dell’Università di Udine, Maria Amalia D’Aronco, del preside della facoltà di Lingue, Vincenzo Orioles, del presidente del Consorzio universitario del Friuli, Giovanni Frau, dell’assessore regionale all’Istruzione e cultura, Roberto Antonaz, del presidente della Provincia di Udine, Marzio Strassoldo, e dell’assessore alla Cultura del Comune di Udine, Gianna Malisani. Introdurranno i lavori le relazione del presidente dell’Ais, Stefano Garzonio, su “Le letterature slave nella dimensione europea: lo studio comparato del verso slavo”e quella del direttore del dipartimento di Lingue e civiltà dell’Europa centro-orientale, Giorgio Ziffer, sugli “Aspetti storico-linguistici della cristianizzazione del mondo slavo”. 

        Giovedì 21 settembre, alle 9, il congresso riprenderà i lavori con la sezione dedicata alle letterature slave moderne. Nella seconda parte, alle 14.30, si discuterà di slavistica, studi storici e scienze politiche. Alle 16.30 tavola rotonda internazionale su “Le minoranze linguistiche nei Paesi slavi e le minoranze slave nei Paesi non slavi”. Interverranno, fra gli altri: Roberto Dapit, dell’Università di Udine, su “L’insegnamento dello sloveno in Italia in un contesto di educazione plurilingue”; Liliana Spinozzi Monai, del Centro internazionale sul plurilinguismo dell’ateneo udinese, che parlerà di “Jan Baudouin de Courtenay e il Glossario del Dialetto del Torre”; Giuliana Fiorentino, dell’Università del Molise, che illustrerà “Un progetto multietnico e multilinguistico”; Gerhard Neweklowsky, dell’Università di Vienna, che spiegherà la situazione delle minoranze linguistiche slave in Austria. 

        Venerdì 22 settembre, alle 9.30, dopo i saluti del rettore dell’Università di Udine, Furio Honsell, i congressisti si dedicheranno al tema della linguistica slava, mentre dalle 15 i lavori saranno si concentreranno sulla filologia slava e gli studi sul Medioevo slavo. Sabato 23 settembre, alle 9, tavola rotonda conclusiva su “La slavistica italiana oggi tra ricerca e insegnamento”. Parleranno, fra gli altri: Fedora Ferluga-Petronio, dell’Università di Udine, che si soffermerà sui problemi della didattica delle lingue slave prima e dopo la riforma universitaria; e Gabriele Mazzitelli, Università di Roma “Tor Vergata”, che farà il punto sui nuovi strumenti per le ricerche bibliografiche in rete. 

        Il workshop del Comitato internazionale degli slavisti inizierà venerdì 22 settembre, alle 9, nella sala Atti di Palazzo Antonini, a Udine, con una tavola rotonda su “La slavistica – una o più discipline?”. Alle 15 secondo dibattito su “Gli studi slavistica nazionali e la comunità scientifica internazionale”. La mattina di sabato 23 settembre i membri del Comitato internazionale degli slavisti visiteranno il Museo archeologico di Cividale del Friuli. Alle 13, a Clodig, nella sala consiliare del municipio del Comune di Grimacco, è previsto un incontro con il vicepresidente del Consiglio regionale del Friuli Venezia Giulia, Carlo Monai, e i rappresentanti della comunità slovena in Friuli. Alle 14, si terrà la tavola rotonda conclusiva sul tema “Da Lubiana a Ocrida. Prospettive di sviluppo della slavistica mondiale”. Del Comitato fanno parte i presidenti delle associazioni nazionali dei paesi slavi (Bielorussia, Bulgaria, Croazia, Macedonia, Montenegro, Polonia, Repubblica Ceca, Russia, Serbia, Slovacchia, Slovenia, Ucraina) e dei paesi non slavi (Stati Uniti, Gran Bretagna, Germania, Italia, Austria, Romania e Grecia).

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