Martedì 10 e mercoledì 11 ottobre a Trieste e Udine

Lingue minoritarie: dal Friuli Venezia Giulia all'Europa

Un libro, un convegno e una mostra sulla prima risoluzione
dell’europarlamento a tutela delle minoranze

                Per celebrare i venticinque anni dall’approvazione della prima risoluzione del Parlamento europeo sulla tutela delle minoranze linguistiche, il Centro internazionale sul plurilinguismo dell’Università di Udine e la Presidenza del Consiglio Regionale del Friuli Venezia Giulia, in collaborazione con il Centro interdipartimentale di ricerca sulla lingua e la cultura del Friuli (Cirf) dell’Università di Udine, organizzano martedì 10, a Trieste, e, mercoledì 11 ottobre, a Udine, una serie di iniziative dal titolo “Lingue minoritarie, Friuli Venezia Giulia, Europa”. Il 16 ottobre 1981 il Parlamento europeo approvò la “Risoluzione su una Carta delle lingue e culture regionali e una Carta dei diritti delle minoranze etniche”, nota anche con il nome del suo relatore, il deputato italiano Gaetano Arfè. Si tratta della prima significativa iniziativa delle istituzioni comunitarie a favore della tutela delle lingue minoritarie e del riconoscimento dei diritti linguistici. 

        Il primo appuntamento, martedì 10 ottobre, alle 17, nella sala “Tiziano Tessitori” del Consiglio Regionale, in piazza Oberdan 5, a Trieste, è dedicato alla presentazione del libro di Marco Stolfo, "Lingue minoritarie e unità europea. La Carta di Strasburgo del 1981", edito da Franco Angeli. Interverranno il presidente del Consiglio regionale, Alessandro Tesini; il presidente dell’Istituto di sociologia internazionale di Gorizia (Isig), Alberto Gasparini, lo studioso irlandese Dónall O’Riagáin, già presidente del European bureau for lesser used languages (Eblul) e lo scrittore e saggista Sergio Salvi. Sarà presente l’autore. 

        Mercoledì 11 ottobre, dalle 9.30, nella sala Florio di Palazzo Florio, in via Palladio 8, a Udine, si terrà il convegno “Lingue minoritarie, Friuli Venezia Giulia, Europa”. I lavori si apriranno con i saluti del rettore dell’Università di Udine, Furio Honsell, e l’introduzione del direttore del Centro internazionale sul plurilinguismo, Carla Marcato. La prima sessione, dedicata all’”Importanza storica della prima risoluzione Arfè”, prevede le relazioni di Sergio Salvi, “Il contesto politico. Lingue tagliate e nazioni proibite nell’Europa occidentale”; di Claudio Cressati, dell’Università di Udine, “Il contesto istituzionale. L’elezione diretta del Parlamento europeo”; di Dónall O’Riagáin, “Quando l’aula di Strasburgo si trasformò nella Torre di Babele”. Concluderà la mattinata la sezione “Dal Friuli a Strasburgo” con le testimonianze di Viljem Černo e Adriano Ceschia. 

        La seconda parte del convegno, riservata all’ “Attualità dei contenuti della prima risoluzione Arfè”, inizierà alle 15 con l’intervento del presidente del Consiglio regionale, Alessandro Tesini. L’introduzione sarà svolta da Piera Rizzolatti, dell’Università di Udine. Sono quindi in programma le relazioni di: Marco Stolfo, dell’Università di Torino, “L’Europa per le minoranze. Le minoranze per l’Europa”; Silvana Schiavi Fachin, dell’Università di Udine, “Europa e educazione plurilingue”; Franco Corleone, “Un primo passo verso l’Europa. Le leggi statali 482/1999 e 38/2001”; Jole Namor, del Comitato 482, “L’attuazione della legislazione statale di tutela delle minoranze”. Seguiranno gli interventi del sindaco di Udine, Sergio Cecotti, e dell’ex consigliere regionale, Sergio Cadorini, su “La legge regionale 15/96 sulla tutela della lingua friulana: una legge europea”. Il presidente dell’Agjenzie regjonâl pe lenghe furlane (Arlef), Lorenzo Fabbro; Mario Lavrenčič, della commissione consultiva per le attività culturali e artistiche della minoranza slovena, e Velia Plozner, rappresentante delle comunità germanofone alla Convenzione per il nuovo Statuto della Regione Friuli Venezia Giulia, parleranno del “Friuli Venezia Giulia: una regione plurilingue in un’Europa plurilingue”. 

        Da mercoledì 11 a mercoledì 18 ottobre, nell’atrio di Palazzo Antonini, in via Petracco 8, a Udine, sarà possibile visitare la mostra Chê altre Europe. Mostre su lis minorancis linguistichis e nazionâls inte Union europeane. Un modo semplice e chiaro, grazie a documenti, carte geografiche e illustrazioni, per fare il quadro completo, dal punto di vista numerico, storico, sociologico, politico, di tutte le minoranze linguistiche presenti nei paesi dell’Unione europea. 

        «La risoluzione Arfè – spiega Carla Marcato, direttore del Centro internazionale sul plurilinguismo – indica in maniera forte e chiara la prospettiva della costruzione di un’Europa unita nella diversità e diventa un punto di riferimento, sia per le successive iniziative comunitarie e delle altre istituzioni continentali, sia per la legislazione di tutela statale e regionale. Basti pensare alle leggi italiane 482/99 e 38/01 o alla legge regionale 15/96 sulla tutela della lingua friulana».