La sua attivazione è stata una richiesta storica del Friuli

Medicina, la facoltà ha festeggiato i suoi primi 20 anni

Ha laureato 630 medici, gli iscritti sono aumentati del 15%,
La sfida è l’integrazione di ricerca, didattica e assistenza
nella nuova Azienda ospedalieor-universitaria

        La facoltà di Medicina e chirurgia dell’università di Udine ha spento le sue prime venti candeline riunendo nel salone del Parlamento del Castello quasi 200 fra studenti, docenti e professionisti del settore. Un’occasione per ritrovarsi, ma anche per riflettere sul passato e sulle prospettive future della facoltà e della professione. Nodo centrale di numerosi interventi, le prospettive della facoltà nella neocostituita Azienda ospedaliero-universitaria. Il rettore Furio Honsell, auspicando che l’attuale commissario Fabrizio Bresadola possa continuare il lavoro intrapreso nelle vesti di direttore generale dell’Azienda, ha sottolineato come da sempre la facoltà di Medicina abbia “anticipato tutte le mosse strategiche: l’ultima è quella di aver avuto il coraggio di integrare il Policlinico con il Santa Maria per mettere in comune le eccellenze”. Una sfida che, come ha ricordato l’assessore regionale alla Salute Ezio Beltrame, sarà portata avanti “grazie ad un modello - che integra l'assistenza con la didattica e la ricerca - che farà scuola a livello nazionale”.
 
            Quello della facoltà di Medicina è un percorso di continuo rinnovamento. “Da facoltà monocorso, identificata con la formazione dei medici – ha sottolineato Eugenio Gaudio, membro della Conferenza permanente dei presidi delle facoltà di Medicina e chirurgia – oggi si è assunta l’impegno di comprendere tutte le professioni sanitarie”. L’impegno di integrazione con l’ospedale, dunque, non deve spaventare: “Non ci sono territori da proteggere – ha detto Gaudio – ma sinergie da attivare. E’ un impegno che si sta realizzando in tutta Italia e che a Udine ha i presupposti per riuscire al meglio, perché esistono i presupposti: la qualità della formazione, il clima costruttivo, la dimensione a misura d’uomo della facoltà, le caratteristiche antropologiche dei friulani”. Oltre all’Azienda unica, sono cinque le altre importanti sfide che la facoltà dovrà affrontare a breve termine. Le ha elencate il preside Massimo Politi: le sedi diversificate, i corsi di laurea decentrati rispetto al polo sanitario, lo sviluppo edilizio per i laboratori, l’ampliamento delle scuole di specializzazione e il reclutamento di nuovi docenti e ricercatori.
 
        Alla cerimonia hanno portato i saluti anche il sindaco Sergio Cecotti che ha evidenziato come la facoltà di Medicina dimostri che “il Friuli produce ancora giovani di talento” e il presidente della Provincia, Marzio Strassoldo, che, pur non approvando da rettore la fusione tra Santa Maria e Policlinico, ha auspicato il successo del progetto. Le testimonianze de docenti fondatori della facoltà e dei primi laureati si sono unite a quelle di Franco Frilli, rettore dell’ateneo dal 1983 al 1992, Paolo Fusaroli, componente del Comitato tecnico ordinatore della facoltà, Piero Villotta, presidente dell’Ordine regionale dei giornalisti, Arnaldo Baracetti, deputato della Repubblica dal 1976 al 1987, che hanno ripercorso le tappe dell’istituzione della facoltà.
 
        Il bilancio dei primi 20 anni, intanto, è molto positivo. Dal 1986 ad oggi la facoltà ha sfornato oltre 1.800 fra laureati e diplomati, dei quali 630 sono medici, mentre gli altri provengono dalle sette lauree sanitarie, come quelle per infermieri, fisioterapisti e ostetriche. Oltre al corso di laurea specialistica a ciclo unico di sei anni in Medicina, infatti, la facoltà offre 10 corsi di laurea triennale, dei quali 3 interfacoltà, 3 corsi di laurea specialistica e 29 scuole di specializzazione.  Vent’anni fa la facoltà è partita con 30 studenti e 6 professori: oggi conta oltre 2 mila studenti, che nell’ultimo anno sono aumentati del 15%, e un centinaio di docenti. Netta la prevalenza femminile, sia fra i laureati in Medicina (401 donne in 20 anni a fronte dei 230 uomini), sia fra gli iscritti della facoltà (le donne sono il 64%). Medicina si è rivelata uno sbocco fondamentale per gli aspiranti medici friulani (il 75% degli iscritti proviene dalla regione), ma un’opportunità allettante anche per i ragazzi stranieri, che nell’ultimo si attestano intorno al 3,7%, una percentuale maggiore rispetto alla media nazionale: sono in maggioranza donne e provengono da numerosi paesi del mondo, con una prevalenza dei paesi dell’Europa dell’Est, come Romania, Russia, Albania e Moldavia.
 
        Ha saputo raggiungere risultati di eccellenza sia nel campo della didattica che della ricerca. Tanto che da cinque anni domina incontrastata la classifica del Censis sulle migliori facoltà di medicina in Italia. La facoltà ha vinto nel 2003 e nel 2004 il Premio nazionale dell’innovazione grazie ai progetti dei suoi ricercatori, è risultata seconda fra le facoltà di medie dimensioni nel rapporto ministeriale di valutazione della ricerca. Ha ottenuto risultati di rilievo nel settore dei trapianti e delle cellule staminali e quest’anno è partito un progetto di ricerca aerospaziale che mira a migliorare anche la qualità della vita degli anziani. È attivo il centro di ricerca Mati per lo studio della plasticità muscolare in condizioni di stress.
 
I numeri di Medicina
Corsi di laurea
8
Corsi di laurea specialistica
3
Corsi interfacoltà
3
Scuole di specializzazione
29
Master
3
Dipartimenti
4
Laureati e diplomati in 20 anni
1.845
Iscritti 2005-2006
2.023
Docenti
113
 
Le eccellenze di Medicina
1° posto in Italia per il Censis per 5 anni consecutivi
2 vittorie al Premio nazionale dell’innovazione nel 2003 e nel 2004
2° in Italia tra le facoltà di medie dimensioni nel rapporto di valutazione della ricerca realizzato dal ministero
centro di eccellenza Mati sullo studio della plasticità muscolare in condizioni di stress
basso tasso di abbandoni e di studenti fuoricorso
riorganizzazione delle facoltà serbe di medicina su incarico della Commissione europea
eccellenza nel settore dei trapianti
eccellenza nel settore delle cellule staminali
progetto di ricerca aerospaziale per le cure agli anziani con l’Agenzia spaziale italiana
 
 
Corsi di laurea
Medicina e chirurgia
Fisioterapia
Infermieristica (sedi di Udine, Pordenone e Mestre)
Ostetricia
Tecniche della prevenzione nell’ambiente e nei luoghi di lavoro
Tecniche di laboratorio biomedico
Tecniche di neurofisiopatologia
Tecniche di radiologia medica per immagini e radioterapia
Corsi interfacoltà
Educazione professionale
Biotecnologie
Scienze motorie
Corsi di laurea specialistica
Scienza dello sport
Scienze infermieristiche e ostetriche
Biotecnologie sanitarie