Friuli Innovazione festeggia il prestigioso traguardo dell’Istituto di Genomica

Milionesima sequenza e l'Iga diventa IV in Europa

        Traguardo prestigioso all’Istituto di Genomica Applicata (IGA): prodotta la milionesima sequenza del DNA della vite. Lo annuncia con soddisfazione il prof. Michele Morgante, direttore scientifico e responsabile del progetto che spiega che al Parco scientifico e tecnologico di Udine, le macchine dedicate al sequenziamento del genoma della vite hanno iniziato a lavorare nel giugno 2006 e in nove mesi di attività, operando ininterrottamente 24 ore su 24, sette giorni la settimana, hanno raggiunto in questi giorni la milionesima sequenza. Un lavoro intenso, che vede impegnate in laboratorio una decina di persone a tempo pieno in un clima di grande euforia.
 
        Del resto i ricercatori hanno di che essere orgogliosi.  Il milione di sequenze prodotte colloca l’IGA al 1° posto in Italia per numero di sequenze prodotte e al 4° posto in Europa. Su 74 laboratori di tutto il mondo accreditati all’NCBI (National Center for Biotechnology Information), la banca dati che raccoglie le sequenze prodotte su tutti gli organismi viventi oggetto di estesi programmi di sequenziamento, uomo incluso, l’IGA si colloca per ora al 30° posto. Non male per il neo-costituito centro di ricerca sulla diversità genetica degli organismi viventi, nato come spin-off dell’Università di Udine per iniziativa di quattro ricercatori e sostenuto dall’Università stessa e da Friuli Innovazione.
 
        Grazie al prestigio scientifico dei ricercatori e al sostegno dell’Università e di Friuli Innovazione, IGA è riuscito a raccogliere oltre 4 milioni di euro di finanziamenti pubblici e privati per partecipare da protagonista al progetto italo-francese di sequenziamento del genoma della vite. I ricercatori prevedono di completare il lavoro di sequenziamento dell’intero genoma della vite entro i tempi previsti e cioè entro luglio 2007.
 
        L’Istituto si sta potenziando in vista di nuovi progetti. Ha acquistato in questi giorni un nuovo sequenziatore di grandi dimensioni, che affiancandosi ai tre già presenti nel laboratorio, aumenta del 30% le attuali capacità di lavoro. Molti in regione hanno investito sul progetto: l’amministrazione regionale, le Banche di Credito Cooperativo, le tre Fondazioni bancarie CRUP, CARIGO e CRT, i Vivai Cooperativo di Rauscedo, Eurotech, i vignaioli Ornella Venica, Pierluigi Zamò, Livio Felluga e Marco Felluga, il Consorzio Collio, oltre ovviamente all’Università di Udine e a Friuli Innovazione. Un esempio di investimento nell’innovazione, che sta già portando i primi frutti. - COMUNICATO STAMPA FRIULI INNOVAZIONE

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