Frutto della collaborazione Università - Impresa

E' nato il sito web per visitare virtualmente il centro di Venzone

Sabato 27 ottobre sarà reso accessibile on line
in occasione del via alla tradizionale Festa della zucca

        Passeggiare, stando comodamente seduti a casa propria in ogni parte del mondo, tra le vie, i vicoli e le piazze di Venzone (Ud), scoprendo così le bellezze storico-artistiche di uno dei gioielli del Friuli, dal 1965 monumento nazionale. Sarà possibile farlo da sabato 27 ottobre, data che quest’anno segna l’apertura della tradizionale Festa della zucca del centro storico friulano, quando il nuovo sito Web 3D, frutto di un progetto coordinato dal Laboratorio di Interazione Uomo-Macchina (HCI Lab, http://hcilab.uniud.it) dell’università di Udine, sarà pubblicamente accessibile su Internet dall’indirizzo http://udine3d.uniud.it. «Volevamo - spiega il direttore dell’Hci Lab, Luca Chittaro – far conoscere e far apprezzare la bellezza di Venzone a livello internazionale attraverso il Web. Con questo obiettivo si è partiti con il progetto all’inizio di quest’anno».
 
        Il nuovo lavoro dedicato dall’HCI Lab a Venzone si aggiunge così alla simulazione 3D degli effetti del sisma del maggio 1976 sul duomo del piccolo centro urbano (http://hcilab.uniud.it/terremoto), resa accessibile lo scorso anno in occasione del trentennale del sisma. Il sito Web 3D dedicato a Venzone «permette al visitatore virtuale – spiega Chittaro – di passeggiare a piacimento all’interno di una fedele ricostruzione in realtà virtuale dell’intero centro storico del paese, ammirando ogni angolo dell’abitato, dai punti di interesse più spettacolari, come il duomo o il palazzo del municipio, ai vicoli più piccoli».
 
        La costruzione di questo mondo virtuale è stata possibile grazie alla collaborazione tra l’HCI Lab, Mobile3D (http://www.mobile3d.it), azienda spin-off dell’università di Udine specializzata nella realizzazione di contenuti 3D e per dispositivi mobili, e il Centro internazionale di ricerca per la montagna - Cirmont (http://www.cirmont.it). In particolare, Mobile3D ha messo a disposizione del progetto una sua nuova soluzione tecnologica che facilita la costruzione di siti Web 3D ad alta precisione, partendo da cartografia digitale. «Dato che Comuni, Province e Regioni italiane – sottolinea Chittaro - si sono già dotati o si stanno dotando di sistemi cartografici digitali, la soluzione di Mobile3D renderà più agevole la realizzazione di mondi virtuali del patrimonio culturale italiano, e non, da mettere in rete».
 
        Oltre che da Chittaro, la squadra che ha realizzato il progetto è composta da Demis Corvaglia, direttore tecnico dell’azienda Mobile 3D, e da Manuela Bernava e Cristina Bernardis, laureande in Tecnologie Web e multimediali della facoltà di Scienze matematiche, fisiche e naturali dell’università di Udine e tirocinanti presso Cirmont. Venzone in 3D è soltanto uno dei progetti di grafica 3D su Web che il Laboratorio di Interazione uomo-macchina rende disponibili in rete attraverso il sito http://udine3d.uniud.it. A questo indirizzo si raggiungono anche i siti per la visita virtuale di Villa Manin e di piazza S. Giacomo di Udine, nonché il sito di ricostruzione virtuale delle acrobazie delle Frecce Tricolori. Le tecnologie Web 3D vengono inoltre attualmente usate dal Laboratorio in alcuni progetti per gruppi industriali nei settori meccanico, tessile e della produzione di cucine.

Sullo stesso tema

Martedì 14 Maggio

Informatica e parità di genere, a Gorizia maratona creativa per sensibilizzare i giovani

Mercoledì 15 maggio, dalle 9, nel polo di Santa Chiara, un hackathon ospitato dall’Ateneo friulano nell’ambito del progetto nazionale “Coding Girls”

Venerdì 8 Settembre

Immagini, video e machine learning: studiosi a confronto all'Ateneo

Dall'11 al 15 settembre convegno internazionale dell'Associazione Italiana per la ricerca in Computer Vision, Pattern recognition e machine Learning

Venerdì 1 Settembre

Il ‘fratello maggiore’ dell’intelligenza artificiale

Al Cism, summer school coordinata dagli Atenei di Udine e Verona sulle potenzialità dei “metodi formali” che testano sistemi per il controllo del traffico aereo o per veicoli a guida autonoma prima ancora che vengano realizzati