28 Febbraio 2018 –
FameLab 2018 - La selezione di Trieste
FameLab: i vincitori della selezione di Trieste
Le prime due classificate sono Serena Bertozzi dell'Università di Udine e Anna Bonomini dell'Università di Trieste. Andranno a Roma a disputare la gara nazionale
La chirurgia al seno e l'omeopatia: argomenti delicati, che non è scontato saper raccontare in modo chiaro, coinvolgente e corretto. Ci sono riuscite le due vincitrici della selezione locale di FameLab, che si è svolta ieri mattina, 27 febbraio, al Teatro Miela di Trieste: sono Serena Bertozzi, dell'Università di Udine, e Anna Bonomini, dell'Università di Trieste.
Il talent show per aspiranti comunicatori scientifici, che Trieste ospita per la sesta volta, prevede che i concorrenti raccontino in 3 minuti l'oggetto dei loro studi o della loro ricerca. La gara è organizzata nell'ambito del Protocollo d'Intesa “Trieste Città della Conoscenza” da Immaginario Scientifico, AREA Science Park, SISSA-Scuola Internazionale Superiore di Studi Avanzati, Università di Trieste e Comune di Trieste-Assessorato all'Educazione, Scuola, Università e Ricerca, assieme all'Università di Udine, con la collaborazione di Science Industries e La Cappella Underground.
Serena Bertozzi, dottoranda di ricerca all'Università di Udine, si occupa di chirurgia senologica presso l'Azienda sanitaria universitaria integrata di Udine, curando i tumori al seno: è su questo argomento che ha deciso di parlare nella sua presentazione “L'effetto Angelina”, facendo riferimento alla doppia mastecomia dell'attrice, portatrice di una mutazione del gene BRCA. Serena si è guadagnata il punteggio più alto da parte della giuria per la grande empatia, la disinvoltura sul palco e la consapevolezza di quanto sia importante per un medico saper comunicare: “di comunicazione devo occuparmi tutti i giorni, perché parlare con i pazienti è una vera prova teatrale quotidiana”.
Al secondo posto si è qualificata Anna Bonomini, dell'Università di Trieste. Anna si occupa di biotecnologie mediche e farmaceutiche, e a FameLab ha parlato di omeopatia e del sistema CRISPR-CAS9, che consente di modificare e correggere una precisa regione del DNA. Immedesimata in una goccia d'acqua immersa una soluzione omeopatica, o nei panni di una professoressa che corregge e modifica i temi, Anna è riuscita a divertire e coinvolgere pubblico e giuria.
Per le due vincitrici simpatia ed empatia sono due caratteristiche fondamentali per un buon comunicatore scientifico, ed entrambe hanno dimostrato di averle. Dalle loro presentazioni è anche emersa chiaramente una grande passione e dedizione per il proprio ambito di lavoro o di studio, passione che sono riuscite a trasmettere al pubblico, fra cui erano presenti 200 studenti dalle scuole superiori di Trieste, Monfalcone, Gorizia, Gradisca e Conegliano.
Serena e Anna si aggiudicano un premio in denaro e avranno accesso alla finale nazionale del concorso, a Roma in aprile 2018, dove sfideranno i vincitori delle altre selezioni locali di Ancona, Catania, Foggia, L’Aquila, Modena, Napoli, Padova e Perugia. Il vincitore di FameLab Italia affronterà infine gli altri concorrenti provenienti da ogni parte del mondo nella finale di FameLab International, in giugno in Inghilterra.
Al terzo posto si è classificato Leonardo Feletto, che si occupa di biotecnologie all'Università di Trieste, mentre il premio del pubblico è andato alla studentessa del Master in comunicazione della scienza della SISSA Giulia Toniutti. Una menzione speciale è andata a Davide Miceli dell'Università di Udine.
A premiare i vincitori erano presenti Angela Brandi, assessore all'Educazione, scuola, università e ricerca del Comune di Trieste, Laura Chies, vicepresidente di Area Science Park, Anna Menini, direttrice del Master in comunicazione della scienza della SISSA, Maria Cristina Nicoli, delegata del rettore per la ricerca, Università di Udine, e Giovanna Pegan, delegata del rettore alle strategie di comunicazione dell'Università di Trieste.
La giuria della competizione, che ha valutato contenuto, chiarezza e carisma delle presentazioni, era composta da Nicola Bressi (curatore del Museo di Storia Naturale di Trieste), Marina Comelli (professore aggregato di Biochimica dell'Università di Udine), Daniela Gattorno (attrice e regista teatrale), Anna Gregorio (professore di Fisica dell'Università di Trieste e presidente di PicoSaTs, start-up di AREA Science Park e spin off dell'Università) e Serena Mizzan (direttore dell'Immaginario Scientifico).
Il talent show per aspiranti comunicatori scientifici, che Trieste ospita per la sesta volta, prevede che i concorrenti raccontino in 3 minuti l'oggetto dei loro studi o della loro ricerca. La gara è organizzata nell'ambito del Protocollo d'Intesa “Trieste Città della Conoscenza” da Immaginario Scientifico, AREA Science Park, SISSA-Scuola Internazionale Superiore di Studi Avanzati, Università di Trieste e Comune di Trieste-Assessorato all'Educazione, Scuola, Università e Ricerca, assieme all'Università di Udine, con la collaborazione di Science Industries e La Cappella Underground.
Serena Bertozzi, dottoranda di ricerca all'Università di Udine, si occupa di chirurgia senologica presso l'Azienda sanitaria universitaria integrata di Udine, curando i tumori al seno: è su questo argomento che ha deciso di parlare nella sua presentazione “L'effetto Angelina”, facendo riferimento alla doppia mastecomia dell'attrice, portatrice di una mutazione del gene BRCA. Serena si è guadagnata il punteggio più alto da parte della giuria per la grande empatia, la disinvoltura sul palco e la consapevolezza di quanto sia importante per un medico saper comunicare: “di comunicazione devo occuparmi tutti i giorni, perché parlare con i pazienti è una vera prova teatrale quotidiana”.
Al secondo posto si è qualificata Anna Bonomini, dell'Università di Trieste. Anna si occupa di biotecnologie mediche e farmaceutiche, e a FameLab ha parlato di omeopatia e del sistema CRISPR-CAS9, che consente di modificare e correggere una precisa regione del DNA. Immedesimata in una goccia d'acqua immersa una soluzione omeopatica, o nei panni di una professoressa che corregge e modifica i temi, Anna è riuscita a divertire e coinvolgere pubblico e giuria.
Per le due vincitrici simpatia ed empatia sono due caratteristiche fondamentali per un buon comunicatore scientifico, ed entrambe hanno dimostrato di averle. Dalle loro presentazioni è anche emersa chiaramente una grande passione e dedizione per il proprio ambito di lavoro o di studio, passione che sono riuscite a trasmettere al pubblico, fra cui erano presenti 200 studenti dalle scuole superiori di Trieste, Monfalcone, Gorizia, Gradisca e Conegliano.
Serena e Anna si aggiudicano un premio in denaro e avranno accesso alla finale nazionale del concorso, a Roma in aprile 2018, dove sfideranno i vincitori delle altre selezioni locali di Ancona, Catania, Foggia, L’Aquila, Modena, Napoli, Padova e Perugia. Il vincitore di FameLab Italia affronterà infine gli altri concorrenti provenienti da ogni parte del mondo nella finale di FameLab International, in giugno in Inghilterra.
Al terzo posto si è classificato Leonardo Feletto, che si occupa di biotecnologie all'Università di Trieste, mentre il premio del pubblico è andato alla studentessa del Master in comunicazione della scienza della SISSA Giulia Toniutti. Una menzione speciale è andata a Davide Miceli dell'Università di Udine.
A premiare i vincitori erano presenti Angela Brandi, assessore all'Educazione, scuola, università e ricerca del Comune di Trieste, Laura Chies, vicepresidente di Area Science Park, Anna Menini, direttrice del Master in comunicazione della scienza della SISSA, Maria Cristina Nicoli, delegata del rettore per la ricerca, Università di Udine, e Giovanna Pegan, delegata del rettore alle strategie di comunicazione dell'Università di Trieste.
La giuria della competizione, che ha valutato contenuto, chiarezza e carisma delle presentazioni, era composta da Nicola Bressi (curatore del Museo di Storia Naturale di Trieste), Marina Comelli (professore aggregato di Biochimica dell'Università di Udine), Daniela Gattorno (attrice e regista teatrale), Anna Gregorio (professore di Fisica dell'Università di Trieste e presidente di PicoSaTs, start-up di AREA Science Park e spin off dell'Università) e Serena Mizzan (direttore dell'Immaginario Scientifico).