Masterclass della sezione udinese dell’Istituto nazionale di fisica nucleare e dall’Ateneo

Fisica, 44 studenti delle superiori alla scoperta degli esperimenti epocali del Cern

Martedì 21 marzo, dalle 9.15, al polo scientifico con sei scuole di Udine, Pordenone, Sacile, San Vito al Tagliamento, Gemona del Friuli

Sono quarantaquattro gli studenti di sei scuole superiori di Udine, Pordenone, Sacile, San Vito al Tagliamento e Gemona che martedì 21 marzo, dalle 9.15, saranno all’Università di Udine per partecipare alla Masterclass internazionale di fisica delle particelle. Un “viaggio” guidato alla scoperta delle proprietà delle particelle elementari. Gli studenti esploreranno i segreti del Large Hadron Collider, l’acceleratore del Cern di Ginevra dove, in un tunnel lungo 27 chilometri a 100 metri di profondità, le particelle si scontrano quasi alla velocità della luce. Accompagnati dalle ricercatrici e dai ricercatori dell’Ateneo potranno fare un’esperienza diretta di come funziona la ricerca scientifica dei grandi laboratori, analizzando i dati provenienti da ATLAS, uno degli esperimenti compiuti con l’acceleratore ginevrino. La Masterclass si terrà presso il Dipartimento di Scienze matematiche, informatiche e fisiche, nel polo scientifico dell’Ateneo (via delle Scienze 206, Udine). Le scuole coinvolte sono l’Educandato statale Collegio Uccellis e il Liceo scientifico Copernico di Udine, l’Isituto Vendramini di Pordenone, l’Isis Magrini-Marchetti di Gemona del Friuli, l’Isis Pujati di Sacile, Licei Le Filandiere di San Vito al Tagliamento. L’evento, coordinato da Giancarlo Panizzo, del Dipartimento Politecnico di ingegneria e architettura, è organizzato dalla Sezione udinese dell’Istituto nazionale di fisica nucleare (Infn) in collaborazione con l’Ateneo friulano.

Evento internazionale - L’iniziativa, giunta alla 19 esima edizione, fa parte delle International masterclasses organizzate dall’International particle physics outreach group (Ippog) e, in Italia, dall’Infn. Le masterclass si svolgono contemporaneamente in 60 diversi paesi, coinvolgono oltre 200 tra i più prestigiosi enti di ricerca e università del mondo e più di 13 mila delle scuole secondarie di secondo grado.

La giornata - Gli studenti seguiranno seminari sugli argomenti fondamentali della fisica delle particelle e faranno esercitazioni al computer sull’esperimento Atlas. Quindi analizzeranno i dati prodotti nelle collisioni fra particelle avvenute nell’acceleratore per simulare, negli esercizi, la scoperta del bosone di Higgs, avvenuta nel 2012 grazie agli esperimenti ATLAS e CMS. Ma anche la scoperta dei bosoni W e Z che, nel 1984, valsero il Premio Nobel a Carlo Rubbia. Alla fine della giornata, proprio come in una vera collaborazione di ricerca internazionale, si collegheranno con il Cern di Ginevra per discutere in videoconferenza con i coetanei di tutto il mondo i risultati delle esercitazioni.

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