Giovedì 10 maggio, alle 14.30,
tavola rotonda con Honsell a Trieste

Forum G8-Unesco: l'Ateneo presenta dieci progetti per uno sviluppo sostenibile

Iniziative nel campo della protezione ambientale, sicurezza alimentare, tutela della salute e sicurezza sul lavoro

Dalle ricerche sui sistemi di mitigazione del rischio sismico alle azioni per il miglioramento della sicurezza alimentare in Africa agli strumenti di gestione delle emergenze e dei rischi naturali. Sono alcuni dei dieci progetti nel campo della sicurezza per uno sviluppo sostenibile che l’Università di Udine presenterà al Forum mondiale G8-Unesco sull’educazione, innovazione e ricerca in programma a Trieste da giovedì 10 a sabato 12 maggio al quale l’ateneo sarà presente con un proprio spazio espositivo. Il rettore Furio Honsell, inoltre, parteciperà alla tavola rotonda “Education in the knowledge-based society” che si terrà giovedì 10 maggio, alle 14.30, presso la Stazione marittima. I dieci progetti riguardano la sicurezza alimentare, la protezione e tutela dell’ambiente, la sicurezza sul lavoro e la tutela della salute. Capofila della partecipazione al G8 è il Centro Sprint, punto di riferimento dell’Università di Udine per lo studio e la ricerca in materia di sicurezza e protezione dai rischi di incidente rilevante di origine naturale e tecnologica. 

        Nel settore della sicurezza alimentare l’ateneo ha attivato un progetto triennale con il Camerun per la formazione di esperti nell’ispezione e nel controllo dei prodotti di origine animale e la realizzazione del primo laboratorio di controllo degli alimenti nell’Africa centrale. Il progetto è organizzato dalla facoltà di Medicina veterinaria e dall’ateneo di Youndè I ed è cofinanziato dalla Regione Friuli Venezia Giulia. 

        Nel campo della tutela della salute i ricercatori dell’università udinese studiano gli effetti dei fattori ambientali sulla salute dei bambini e degli adolescenti. In particolare, indagano sulle correlazioni tra malattie e cinque rischi ambientali: inquinamento dei luoghi di vita interni ed esterni, acqua, piombo e infortuni. Gli effetti sono analizzati dal punto di vista fisico e socio-economico. 

        Per la protezione e la tutela dell’ambiente sono avviate varie iniziative. In collaborazione con la Protezione civile regionale è partito il primo progetto a livello nazionale di formazione integrata e distribuita degli operatori della Protezione civile basata sulle moderne tecnologie dell’informazione e della comunicazione. Nel settore della mitigazione del rischi sismico sono state avviate due ricerche: la prima su un sistema esperto per una stima quasi immediata della vulnerabilità degli edifici; la seconda intende definire mediante il laser scanning aereo un metodo per determinare la vulnerabilità a livello regionale. Sempre grazie alla tecnologia laser scanning l’ateneo sta sviluppando un sistema per il monitoraggio e la gestione delle risorse forestali nell’ambito del progetto Interreg IIIA tra Italia e Slovenia, in collaborazione con la Regione. Sono inoltre in corso di attivazione il progetto Help-Dm che punta a migliorare la capacità degli amministratori locali nella gestione dei rischi naturali e delle emergenze e il progetto Meec che mira a progettare strumenti per la gestione di emergenze critiche che coinvolgono sostanze pericolose finalizzati a minimizzare l’incertezza e il rischio per i soccorritori e a contenere le conseguenze negative per le persone e l’ambiente. 

        Due i progetti dell’ateneo friulano nell’ambito della sicurezza sul lavoro. Per migliorare le condizioni di sicurezza aziendale, il Centro Sprint e l’Inail stanno mettendo a punto uno strumento informatico on line che faciliti l’interscambio di conoscenze e fornisca risposte concrete alle esigenze di aziende, enti e addetti del settore. La facoltà di Ingegneria e Sprint hanno invece attivato un corso di alta formazione specialistica per formare i manager della prevenzione e protezione aziendale in collaborazione con Regione, Inail, Vigili del fuoco, Arpa e Aias.

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