Convegno sabato 9 aprile alle 10.30 a palazzo Antonini

Friuli: una nozione ancora attuale? L'Università di Udine si interroga

Sotto la lente economia, lingua, storia, cultura e antropologia

La nozione “Friuli” è ancora attuale? Alla luce del dibattito emerso con la riforma dello Statuto della Regione, l’Università di Udine ha deciso di affrontare con spirito critico e scientificità un tema che da sempre suscita un forte impatto emotivo, organizzando una convegno dal titolo “Friuli:una nozione ancora attuale?”, che si svolgerà sabato 9 aprile a partire dalle 10.30 nella sala convegni di Palazzo Antonini, in via Petracco 8 a Udine, in occasione delle manifestazioni per la Patria del Friuli. Il tema della nozione “Friuli” sarà affrontato da tre diverse angolazioni: economica, linguistica e storico-culturale-antropologica, raccogliendo spunti anche da osservatori esterni al Friuli ed evidenziando il ruolo fondamentale che la Chiesa ha avuto per lo sviluppo e la caratterizzazione sociale e culturale del territorio.

Dopo l’apertura dei lavori con gli indirizzi di saluto da parte di Riccardo Illy, presidente della Regione, Sergio Cecotti, sindaco di Udine, Marzio Strassoldo, presidente della Provincia di Udine, Elio De Anna, presidente della Provincia di Pordenone, Giorgio Brandolin, presidente della Provincia di Gorizia, i lavori saranno introdotti dal rettore dell’università di Udine, Furio Honsell, che si chiederà se “E’ attuale il concetto di Friuli? Il perché di una domanda”. Quindi sarà la volta di monsignor Pietro Brollo, arcivescovo di Udine, che si chiederà se “C’è un’anima per il Friuli?”.

L’attualità del concetto “Friuli” dal punto di vista economico sarà discussa dal preside della facoltà di Economia, Flavio Pressacco che introdurrà l’economista Enzo Rullani, docente di Strategia d’impresa all’università di Venezia, che ha studiato a lungo il fenomeno delle piccole e medie imprese friulane, il quale parlerà di “Locale e globale: il ruolo delle identità territoriali nell’economia del prossimo futuro”. Ad affrontare il tema della lingua sarà Carla Marcato, direttore del Centro internazionale sul Plurilinguismo dell’università di Udine, che introdurrà l’intervento di Roland Verra, intendente ladino della Provincia di Bolzano, il quale spiegherà “Locale e globale: il ruolo delle lingue e delle culture territoriali nella società della conoscenza”. Infine, la nozione di Friuli dal punto di vista storico, culturale e antropologico sarà tracciata da Cesare Scalon, direttore del Centro interdipartimentale di ricerca per la lingua e la cultura del Friuli dell’ateneo udinese, che introdurrà l’intervento di Flavia De Vitt, docente dell’università di Udine, che parlerà de “Il Friuli: dal Patriarcato a regione europea”. L’incontro si concluderà con il dibattito verso le 12.30.

“L’Università di Udine – sottolinea il rettore Furio Honsell – riconosce come la nozione di Friuli è stata senza dubbio decisiva, e non soltanto funzionale, per l’istituzione e lo sviluppo dell’ateneo. È quindi anche sua responsabilità verificare oggi il senso di questo concetto, per adempiere a quanto scritto nello Statuto dell’università di Udine che, all’articolo 1, stabilisce che l’università promuove lo sviluppo e il progresso della cultura e delle scienze, attraverso la ricerca, l’insegnamento e la collaborazione scientifica e culturale con istituzioni italiane ed estere, contribuendo con ciò allo sviluppo civile, culturale, sociale ed economico del Friuli”. Un concetto ben presente già nella legge 546/1977, che istituì l’Università di Udine e che, all’articolo 26, delineava con precisione i motivi e le finalità della nuova istituzione: “l’Università di Udine si pone l’obiettivo di contribuire al progresso civile, sociale e alla rinascita economica del Friuli e di divenire organico strumento di sviluppo e di rinnovamento dei filoni originali della cultura, della lingua, delle tradizioni e della storia del Friuli”.

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