Per il triennio 2026–2028

Giuseppe Firrao eletto nuovo presidente della Società italiana di patologia vegetale

Guiderà la più importante associazione scientifica italiana che si occupa di malattie delle piante

Giuseppe Firrao

È il professor Giuseppe Firrao dell’Università di Udine il nuovo presidente della Società italiana di patologia vegetale (Sipav). È stato eletto dal Consiglio direttivo della più importante associazione scientifica italiana del settore la guiderà per il triennio 2026 – 2028. È la prima volta che alla presidenza della Società viene chiamato un docente dell’Ateneo friulano. Firrao è ordinario di Patologia vegetale al Dipartimento di Scienze agroalimentari, ambientali e animali.

Giuseppe Firrao ha svolto all’Università di Udine, dove è arrivato da Milano nel 1986, la sua intera carriera accademica, interrotta solo da due anni sabbatici a Davis, in California. Coordina le attività di un attivo gruppo di ricerca e nel suo percorso scientifico si è interessato, in particolare, di: malattie causate da batteri non coltivabili (tenendo a battesimo il genere ‘Candidatus Phytoplasma’), di genomica e metagenomica in contesti fitopatologici e di nanobiotecnologie (sviluppando con la tecnica del DNA origami un nanorobot di 48x14 nanometri, probabilmente ancora il più piccolo oggetto azionabile a comando esistente).

La sua attività didattica si concentra sui funghi e sulle loro interazioni con le piante. Ha inoltre coordinato un corso di laurea magistrale e un dottorato di ricerca ed è stato delegato dipartimentale alla ricerca. Inoltre, ha fatto parte di comitati internazionali per la nomenclatura e la tassonomia di patogeni vegetali e di comitati editoriali delle riviste “Microbiology” e “Journal of Plant Pathology”.

Fondata nel 1992, la Sipav conta circa 250 iscritti. Riunisce gli studiosi dell’accademia e di enti pubblici e privati che si interessano delle avversità delle piante associate alla presenza di funghi, oomiceti, batteri e virus. La Società è impegnata nel supporto alla mobilità dei giovani ricercatori, nella promozione di gruppi di lavoro su temi emergenti o strategici, nello sviluppo delle relazioni internazionali. Annualmente realizza un convegno scientifico che nel 2026, dal 16 al 18 settembre, si svolgerà proprio a Udine. (sg)

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