Venerdì 13 maggio a Udine e Gorizia Fiere nell’ambito di Eos

I bacini industriali del FVG e l'emergenza energetica

Costi, diversificazione delle fonti, maggiore autonomia nella produzione:
criticità e soluzioni a confronto in un convegno dell’Ateneo friulano

L’emergenza energetica delle aree industriali del Friuli Venezia Giulia e la diversificazione delle fonti di approvvigionamento, la riduzione dei costi del servizio energetico e l’esigenza di una maggiore autonomia nella produzione di energia. Sono questi i principali temi che saranno discussi nel convegno su “I bacini industriali. L’emergenza energetica. I problemi, le soluzioni” in programma venerdì 13 maggio alle 14.30 nella sala Convegni di Udine Fiere. L’incontro è organizzato dall’università di Udine nell’ambito di Eos, l’evento dedicato alle eccellenze della green economy che si tiene nel quartiere fieristico di Torreano di Martignacco dall’11 al 14 maggio. I lavori saranno introdotti dal rettore Cristiana Compagno. Seguirà l’intervento dell’assessore regionale all’Ambiente, energia e politiche per la montagna, Luca Ciriani.
 
I bacini industriali (zone, distretti, ecc.) sono le aree territoriali a più alto consumo energetico, con servizi energetici comuni (metano, energia elettrica, ecc.) di assorbimento e, in quanto tali, passivi. Un fatto questo che pone problemi strategici per il futuro. Due le principali sfide che oggi i bacini industriali regionali devono affrontare: «i costi dei servizi energetici – spiega il coordinatore scientifico del convegno, Gioacchino Nardin –, con trend di crescita superiori a quelli degli altri beni e servizi, e l’immediato riflesso sui costi dei servizi di rete di ogni perturbazione nazionale e internazionale».
 
Per Nardin «è quindi necessario passare dalle reti energetiche esterne alla realizzazione di infrastrutture di generazioni elettriche e termiche con reti interne se si vuole ridurre i costi, acquisire maggiore autonomia e diversificare i vettori energetici». Risultati che, secondo Nardin, «possono essere raggiunti innanzitutto facendo leva sull’integrazione e sulla complementarietà delle possibilità di assorbimento energetico, ma anche sulle maggiori dimensioni degli impianti». Logiche gestionali integrate e intercettazione di finanziamenti europei, nazionali e regionali sono le altre leve strategiche su cui poter agire.
 
Il lavori si apriranno con le proposte dell’ateneo a supporto del sistema industriale. Il professor Gioacchino Nardin illustrerà le soluzioni tecnologiche, mentre Nila Colledani, della Ripartizione ricerca, farà una panoramica dei programma europei e nazionali per progetti energetici innovativi. Esperienze, strategie ed esigenze delle zone industriali saranno invece esposte dal presidente del Consorzio per lo sviluppo industriale “Ponterosso” di San Vito al Tagliamento, Giorgio Romano, e dal direttore dell’Ente zona industriale di Trieste (Ezit), Paolo De Alti. Le possibili soluzioni derivanti da installazioni fotovoltaiche saranno illustrate da Alessandro Nadal, mentre sulle proposte impiantistiche nel settore industriale interverrà Lucio Rossetto di Alpiq. Il presidente di Amga, l’azienda multiservizi di Udine, Antonio Nonino, parlerà della gestione dei servizi energetici. Infine, il professor Stefano Miani dell’università di Udine spiegherà i profili finanziari degli interventi in campo energetico. Concluderà l’incontro una tavola rotonda.

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