Organizzato dal Dipartimento di Studi umanistici e del patrimonio culturale
Il lavoro attoriale e le professioni del cinema, convegno internazionale a Gorizia
Il 10 e 11 luglio al polo di Santa Chiara. Dalle trasformazioni derivanti dalle nuove tecnologie
alle norme contrattuali, alle tutele previdenziali
Quali sono le sfide principali per chi svolge il lavoro di attore e le professioni collegate – come casting director, talent agent e acting coach – in Italia e in altri Paesi? In che modo la tecnologia sta trasformando il modo in cui attori e attrici lavorano? Quali norme, contratti e tutele previdenziali caratterizzano la professione attoriale? Sono le domande alle quali cercherà di rispondere il convegno internazionale dell’Università di Udine che si terrà a Gorizia il 10 (dalle 9) e 11 luglio (dalle 9.30), nell’aula magna del polo di Santa Chiara (via Santa Chiara 1).
L’incontro, intitolato “Work and play: studying the labour of and around acting in contemporary european cinema”, è organizzato dal Dipartimento di Studi umanistici e del patrimonio culturale.
Interverranno una trentina di relatori. In particolare, studiosi di università italiane, americane, francesi, inglesi e della Repubblica Ceca. Ma anche rappresentanti di tre associazioni: l’Unione nazionale interpreti teatro e audiovisivo (Unita); Amleta, il cui scopo è contrastare la disparità e la violenza di genere nel mondo dello spettacolo; “Women in film, television & media Italia” (Wiftmi), associazione nata negli Stati Uniti per promuovere l’equità di genere e combattere i pregiudizi nell’industria dell’audiovisivo e dei media.
«Il convegno – spiegano i coordinatori scientifici, Francesco Pitassio e Gloria Dagnino – intende esplorare il tema del lavoro attoriale e delle professioni ad esso legate in un’ottica internazionale mettendo a confronto le diverse realtà. Con un focus particolare sulle questioni contrattuali e previdenziali e anche con le questioni legate alle disparità e alle violenze di genere nel mondo dello spettacolo».
L’iniziativa conclude il Progetto di rilevante interesse nazionale (Prin), “F-Factor Forme dell’attorialità mediale contemporanea. Formazione, professionalizzazione, discorsi sociali in Italia (2000-2020)” e la continuazione del progetto europeo finanziato dalla Fondazione Volkswagen “AGE-C Ageing and gender in European cinema”. Entrambi sono partecipato dal Dipartimento dell’Ateneo friulano.