Il Portale del Riuso buona pratica di economia circolare

Pubblicata sul sito della la Camera di Commercio Venezia Giulia e la CCIAA di Pordenone Udine e sul sito nazionale di Ecocamere nella sezione dedicata alla Regione Friuli Venezia Giulia

Portale del riuso

Nell'ambito del progetto di raccolta delle buone pratiche di economia circolare sul territorio, la Camera di Commercio Venezia Giulia e la CCIAA di Pordenone Udine promuovono l'esperienza del Portale del Riuso dell'Università degli Studi di Udine

Il progetto è stato avviato nel 2017 e riguarda la realizzazione di una piattaforma web per cedere gratuitamente beni e attrezzature ad altri enti pubblici e organizzazioni no profit.

In che cosa consiste la buona pratica di economia circolare? 
L'Università di Udine ha realizzato il "Portale del Riuso" per cedere beni e attrezzature, non più utili ai fini accademici, ad altri enti pubblici, a scuole e organizzazioni no profit, attraverso un portale web che consente di prenotare i beni messi a disposizione gratuitamente. Questo strumento, mirando ad allungare la vita operativa di beni e attrezzature, è portatore di valori ambientali e sociali e rappresenta un'applicazione dei principi dell'economia circolare. Poichè i beni ceduti sono soprattutto di tipo informatico, attualmente si sta lavorando in particolare all'affinamento degli aspetti procedurali per la rimozione dei dati personali dai dispositivi digitali. Dall'avvio del progetto si sono iscritte al Portale del Riuso oltre 30 scuole e 70 associazioni, a cui sono stati donati più di 100 PC fissi, circa 60 tra portatili e tablet, 25 monitor, 10 stampanti e 35 mobili. 

Qual è la motivazione che ha spinto l'azienda in questa direzione? 
Evitare lo spreco di risorse pubbliche, considerando che spesso beni e attrezzature (computer, mobili ecc.) non più necessari all'ateneo rimangono inutilizzati, pur essendo funzionanti e utilizzabili in altri contesti come scuole o associazioni.

La buona pratica è replicabile anche in altre realtà?  
L'esperienza è replicabile anche in altri contesti, infatti il progetto è già stato presentato alla Rete delle università per lo sviluppo sostenibile (RUS), che include la maggior parte degli atenei italiani, e sono in corso accordi per l'uso del portale web; anche altri enti pubblici (per esempio alcuni Comuni) hanno mostrato interesse. Una possibile barriera allo sviluppo di questo tipo di attività riguarda le strutture organizzative.

Per ulteriori informazioni consultare https://riuso.uniud.it.