Giovedì 5 novembre a palazzo Antonini

Importanza e cura di paesaggio e ambiente: ne parla Paolo Portoghesi

Lectio magistralis e presentazione del volume sul paesaggio come dispositivo terapeutico di Maria Lodovica Delendi

 “Ascoltare il creato” è il titolo del pomeriggio che vedrà ospite e relatore all’Università di Udine Paolo Portoghesi, architetto fra i progettisti più importanti a livello mondiale, figura centrale del dibattito sull’architettura italiana. Giovedì 5 novembre alle 17.30 nella sala “Gusmani” di palazzo Antonini (via Petracco 8, Udine), in occasione della presentazione del volume “Il progetto di Paesaggio come Dispositivo Terapeutico” di Maria Lodovica Delendi (Gangemi Editore, 2015), Portoghesi terrà la lectio magistralis “Cura enim quia prima finxit, teneat quamdiu vixerit”, cui seguirà l’intervento di Salvatore Lavecchia dell’Università friulana su “Operare nella luce del bene. Impulsi platonici per una filosofia della creatività”. L’iniziativa è organizzata dai Dipartimenti di Scienze umane e di Ingegneria civile e architettura dell’Università di Udine, con l’Ordine degli architetti della provincia di Udine.

 
«L’iniziativa – spiega Mauro Pascolini, direttore del Dipartimento di scienze umane e fra gli organizzatori dell’evento - intende presentare nuovi approcci allo studio del paesaggio in un momento nel quale anche la Regione Friuli Venezia Giulia è impegnata nel processo progettuale del Piano paesaggistico regionale che andrà con la sua realizzazione a contribuire alla corretta gestione del territorio e delle sue valenze paesaggistiche». Il volume che verrà presentato offre, rintracciando i possibili approcci terapeutici alle diverse scale e in diversi ambiti, un’originale punto di vista per affrontare gli interventi. Un cambio di prospettiva in cui la percezione diviene chiave dell’equilibrio psicofisico e apertura alla dimensione spirituale, sulla quale si soffermeranno anche le riflessioni di Paolo Portoghesi e Salvatore Lavecchia.
 
«I temi del paesaggio – sottolinea Pascolini – sono diventati centrali nella nostra società e contribuiscono in maniera forte non solo alla gestione corretta del territorio, ma pure concorrono alla qualità della vita della popolazione e fanno parte dei valori materiali e immateriali del patrimonio delle comunità. Questo incontro assume particolare significato in quanto l’Università di Udine, sulla base di specifiche convenzioni, è partner della Regione autonoma Friuli Venezia Giulia, Servizio tutela del paesaggio e biodiversità per la redazione del Piano paesaggistico regionale ed è particolarmente interessata ad approfondire nuovi approcci al tema paesaggio».
 
«L’incontro con un maestro dell’architettura – aggiunge il diretto re del Dipartimento di ingegneria civile e architettura, Gaetano Russo - è una occasione importante per il corso di laurea in architettura ed in particolare anche per gli studenti che potranno confrontarsi con temi e spetti di una professione che non costruisce solo edifici ma anche cultura».
 

Paolo Portoghesi, romano classe 1931, è architetto e storico dell’architettura. Ha dedicato la sua attività alla progettazione architettonica e alla ricerca storica, puntando alla reintegrazione della memoria collettiva nella tradizione dell’architettura moderna. Negli ultimi anni della sua attività si è in particolare dedicato alla cosiddetta Geoarchitettura, ovvero a quella che egli stesso definisce un’architettura “umanistica”, capace di imparare dalla natura e dalla storia, impegnandosi al contempo nell’innovazione e tutelando equilibri naturali e riducendo i consumi.

 

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